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Nasce la Carta d’identità ESG «Per rendere le piccole imprese più competitive»

Confapi Varese ha presentato il nuovo progetto martedì 17 giugno a Castronno, «Un'opportunità per fare rete e crescere insieme in un mondo sempre più competitivo»

Nasce la Carta d’identità ESG: il progetto lanciato da Confapi Varese per invitare le piccole aziende a collaborare per raggiungere i criteri di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e amministrazione sempre più richiesti da clienti, istituzioni e investitori, che diventano quindi decisivi in un contesto economico di giorno in giorno più competitivo. La Carta d’identità ESG è stata presentata a Materia, la sede di VareseNews a Castronno.

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La Carta d’identità ESG per le piccole aziende presentata a Materia 4 di 14

Cosa sono i criteri ESG?

I criteri ESG (Environmental, Social, and Governance) rappresentano un insieme di parametri utilizzati per valutare le performance di un’azienda in relazione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale. Questi criteri si suddividono in tre aree principali: l’ambiente (Environmental), che riguarda l’impatto delle attività aziendali sull’ambiente naturale, come l’uso delle risorse, l’efficienza energetica e la gestione dei rifiuti; il sociale (Social), che comprende gli aspetti relativi alle relazioni con dipendenti, clienti, fornitori e comunità, come la tutela dei diritti umani, la parità di genere e le condizioni di lavoro; e la governance (Governance), che si riferisce alla gestione aziendale e alla trasparenza delle decisioni, inclusi i criteri di etica aziendale, la composizione del consiglio di amministrazione e la gestione dei rischi.

I criteri ESG sono alla portata di tutte le aziende, ma le piccole imprese hanno delle peculiarità rispetto alle realtà più grandi, con i rispettivi vantaggi, ma anche alcune “vecchie abitudini” da mettere in discussione. «Nelle piccole aziende – spiega Giovanni Barbieri, Vicepresidente di Confapi Varese – il titolare lavora accanto ai suoi dipendenti. Il rapporto con i lavoratori è quindi completamente diverso dalle grandi aziende. Inoltre, le piccole aziende sono spesso vicine al territorio e collaborano con amministrazioni e associazioni. Sull’aspetto della governance, invece, bisogna rendersi conto che è finita l’epoca del padrone che faceva tutto da solo. Anche le piccole aziende devono dotarsi di una amministrazione adeguata».

La Carta d’identità ESG, «Un progetto per fare rete e restare competitivi»

La Carta d’identità ESG nasce per unire le piccole aziende e aiutarle a conseguire i criteri ESG necessari a restare competitivi sul mercato. Attraverso un gruppo di lavoro supervisionato da un partner scientifico, il progetto di Confapi Varese permette di valutare le richieste degli stakeholder, definire principi guida e regole condivise, progettare percorsi ESG capaci di favorire concretamente la crescita delle aziende e valorizzare le imprese fornendo un riconoscimento da parte di un’associazione di categoria riconosciuta a livello nazionale.

«I criteri ESG – sottolinea Alberto Boraso, Area ambiente e sicurezza, Confapi Varese – aumentano la fiducia degli investitori e migliorano le dinamiche all’interno delle aziende. La Carta d’identità ESG non è un obbligo, ma un invito a lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune e a creare una rete di piccole aziende virtuosa e competitiva».

Gli imprenditori che decidono di prendere parte alla prima fase del progetto, avranno l’opportunità di definirne la strategia, analizzare le esigenze ESG e proporre nuovi percorsi.

Chi invece deciderà solamente di aggregarsi, potrà comunque contare su una serie di vantaggi importanti: competenze condivise, maggiore forza contrattuale verso fornitori e stakeholder, potenziare la riconoscibilità della propria azienda nei mercati e nei bandi, sviluppare collaborazioni e ridurre i costi.

«Confapi – afferma Roberto Di Francesco, amministratore delegato di Api Servizi – vuole essere un catalizzatore che aggrega le piccole aziende e le aiuta a innovare, anche se non hanno le risorse necessarie per farcela da sole. lavorando insieme si è più competitivi ed è più semplici confrontarsi con enti, aziende e investitori che più si va avanti, più richiederanno questi criteri».

La Carta d'identità ESG per le piccole aziende presentata a Materia

La responsabilità sociale applicata, «Per sentirsi parte di qualcosa di più grande»

Non contano solo la competitività e la possibilità di aggiudicarsi bandi interessanti, i criteri ESG possono generare trasformazioni positive all’interno dell’azienda, migliorando le condizioni di lavoro e rendendo la propria impresa più appetibile ai nuovi candidati. Chiara Barbieri della Gibaplast sas di Gazzada Schianno ha raccontato le esperienze avviate in azienda.

«Collaboriamo con diverse associazioni del territorio – spiega Barbieri -, che ci hanno permesso di individuare gli strumenti giusti per affrontare le questioni sociali più importanti per i nostri dipendenti e in generale il territorio dove ci troviamo. Abbiamo messo a disposizione dei lavoratori nuovi servizi di welfare, ai quali possono accedere liberamente e la risposta è stata molto positiva».

«Ci confrontiamo inoltre con realtà specializzate – aggiunge Barbieri – che ci affiancano nell’assicurare il rispetto dei diritti dei lavoratori affetti da disabilità. Sempre grazie al coinvolgimento del territorio, ci impegniamo anche nell’inserimento nel lavoro di donne vittime di violenza. Possiamo così aiutare persone a trovare la loro indipendenza, ma anche a sentirsi parte di qualcosa di più grande».

La Carta d'identità ESG per le piccole aziende presentata a Materia
Chiara Barbieri, Gibaplast sas di Gazzada Schianno

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it

 

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Pubblicato il 17 Giugno 2025
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