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Sono un non vaccinato

vaccinazione pass
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3 Novembre 2021

Buongiorno a tutti i lettori.
Ebbene si, ho 30 anni e sono un non vaccinato che rifiuta l’etichetta di NOVAX essendo nel modo più assoluto non contro i vaccini, ho solo delle paure molto fondate nei confronti di questo specifico vaccino. La mia giovane età esclude quasi con certezza la possibilità di avere effetti gravi nel caso dovessi contrarre il virus e considerando che molti miei conoscenti hanno avuto effetti collaterali avversi di varie entità ho deciso di non farlo perché il parametro rischio beneficio è nettamente a favore dall’esentarmi.

Non mi divulgo su questioni scientifiche perché non ne ho le competenze, vorrei però sottolineare che decidendo di non vaccinarmi non ho compiuto nessun reato e non sono andato contro nessuna disposizione di legge, ho semplicemente fatto una scelta che lo stato italiano mi ha messo a disposizione. A fronte di questo, la mia vita è però cambiata radicalmente dovendo fare ogni tre giorni un tampone a costo di sforzi immani in quanto non è mai disponibile per poter lavorare, per poter uscire con gli amici, per poter vivere normalmente…questo lo trovo profondamente ingiusto, antidemocratico ed anche opprimente nei confronti di liberi cittadini che non dimentichiamolo hanno acquisito diritti che per la nostra costituzione risultano inviolabili.

Spesso mi sento dire che la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri, mi trovo perfettamente d’accordo con questo slogan divenuto molto in auge durante questo periodo, non colgo però la motivazione per cui non vaccinandomi potrei risultare un pericolo la libertà altrui. Un non vaccinato rischia eventualmente per se stesso e non mette in pericolo la libertà e neppure la salute di chi ha deciso di immunizzarsi, perché quindi un vaccinato dovrebbe temere di contrarre il virus se è immunizzato? Semmai è l’opposto…questo è quello che la storia e la scienza ci hanno sempre insegnato.

Quando si iniziò a vaccinare contro la poliomielite non ricordo si usasse trattare come appestati o come nemici della democrazia quelli che fossero in attesa del vaccino, chi si vaccinava era tranquillo e non si curava più di chi era in attesa di riceverlo. Se il nostro governo avesse davvero a cuore la salute pubblica dovrebbe investire in cure domiciliari e tamponi, inoltre dovrebbe evitare di creare tensioni perché trovo sia pericolosissimo ai fini dei contagi portare migliaia di persone in piazza a manifestare. La politica, dovrebbe operare per rendere la vita dei cittadini il più agevole possibile usando le risorse comuni ma la mia impressione è che negli ultimi anni si stia andando nella direzione opposta.


Gentile Giomar,
come spesso capita non è sufficiente iniziare un discorso enunciando la propria estraneità ad una “etichetta” per poi poter sostenere con leggerezza tutte le tesi della categoria suddetta.

In ogni caso ha fatto una scelta ed è libero di portarla avanti. Così come chi ha scelto di non prendere la patente è libero di spostarsi a piedi, in bicicletta o in monopattino ma non alla guida di una macchina, di una moto o di un pullman carico di persone.

La lotta a questo virus non la si può condurre sulla base di prese di posizione individuali ed è questa la sfida più importante alla quale ci ha messo di fronte: la si può condurre e vincere solo sulla base di azioni collettive che si basavano prima su lockdown, distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione e ora un po’ meno su questi fattori (quelli sì limitanti della libertà di tutti) e un po’ più su un’arma molto efficace come quella dei vaccini.

Le sue paure sono legittime ma oggi dispone di tutti gli strumenti per poterle approfondire, chiarire e valutare. Si rivolga ad un medico competente in materia o consulti il vasto materiale su questi vaccini che le autorità pubbliche hanno messo a disposizione: l’EMA, l’AIFA, l’istituto Superiore di Sanità, ad esempio, sono organi di controllo e garanzia che permettono di consultare moltissimo materiale, riportando i pro, i contro, gli effetti collaterali e i benefici.

Lei non si ricorda di quando si iniziò a vaccinare contro la Poliomelite perché, come me, non era neanche nato. Sarà stato comunque vaccinato nel suo primo anno di vita essendo obbligatorio dagli anni ‘60. È così che siamo riusciti ad eradicare gli effetti di quella malattia tremenda, non con le cure domiciliari che, purtroppo, ad oggi non esistono per la Poliomelite così come non esistono per la Covid-19.

Distinti Saluti
Tomaso Bassani
Vice-direttore Varesenews

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    A fronte di quasi 4 miliardi di somministrazioni di vaccino nel mondo stiamo ancora aspettando l’ecatombe dei vaccinati annunciata dai vari movimenti no-qualcosa.
    Dubitare è sacrosanto ma perseverare nella disinformazione non lo è soprattutto quando si abusa del diritto di libertà individuale a discapito della sicurezza e libertà collettiva.
    Se lei crede di poter curare il Covid nelle forme più serie con le cure domiciliari allora forse penso che non voglia nemmeno spendere un pò del suo tempo per informarsi non solo sui vaccini ma anche sui sintomi e sugli effetti che provoca questo virus sull’organismo.
    Si protestava perché si voleva il Plaquenil (che non funziona), poi l’Avigan (che non funziona), poi il Plasma (che non funziona) infine l’Ivermectina (che non funziona). Adesso che c’è un vaccino che funziona eccome, gli stessi sono tutti in piazza perché non se lo vogliono fare….e poi citate Leggi e Costituzione….andate a chiederlo a chi ci ha lasciato le penne e avrebbe dato di tutto pur di avere un rimedio efficace.
    Concludo che nel frattempo stiamo aspettando ancora l’elenco dei bambini diventati autistici grazie ai vaccini (ennesima bufala rimbalzata sui social per sostenere le teorie no-vax).

  2. Avatar
    Scritto da donnie

    Questa situazione – inclusa la risposta di Bassani – sembra solo ridicolo maccartismo versione 2021: un’unica idea che deve essere portata avanti in nome della lotta contro il male, negando tutto il resto.

  3. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    “Un non vaccinato rischia eventualmente per se stesso e non mette in pericolo la libertà e neppure la salute di chi ha deciso di immunizzarsi…”
    Peró se contrae il virus innanzitutto lo può trasmettere ad altri, sia vaccinati che non, e in caso di ricovero ospedaliero occupare letti che potrebbero essere utilizzati per altre patologie.
    Mi chiedo se coloro che rifiutano questo vaccino, nel caso contraessero il virus, fossero chiamati a pagare di tasca propria le cure (come qualcuno ha proposto) come si comporterebbero?

  4. emilio_denunzio
    Scritto da emilio_denunzio

    Buongiorno,
    conseguire la patente è una libera scelta mentre il greenpass è un obbligo che vìola e limita il diritto delle persone al lavoro,la sostanziale differenza è questa ed il paragone a mio parere sembra alquanto improprio. Nel merito delle informazioni che si possono reperire presso gli organi ufficiali di garanzia è sufficiente ricordare che sul modulo di consenso pre-vaccinazione è chiaramente impresso che non si conoscono gli effetti collaterali a lungo termine e firmando si accetta di sottostare ad una sorta di sperimentazione collettiva,piu che lecito sia chiaro,chi firma e accetta è consapevole del rischio e quindi pone in essere una libera scelta esattamente come chi rifiuta di vaccinarsi. Ricordiamo che la corte costituzionale spagnola ha annullato il greenpass e l’Europa ha recentemente aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia in quanto lo ha ritenuto nel nostro caso discriminatorio,questi sono fatti oggettivi che dovrebbero indurci ad avere rispetto per le scelte di ognuno di noi. Lo stato,potrebbe imporre l’obbligatorietà per il vaccino e spazzare via così ogni dubbio o perplessità,non facendolo ottiene l’effetto contrario ovvero alimentare ulteriori dubbi ed incertezze.

  5. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Ma il “non vaccinato” come si spiega che in Bulgaria, dove i vaccinati non sono neppure al 30%, gli ospedali sono al collasso e morti in percentuali altissime rispetto la popolazione ed invece in Portogallo, dove i vaccinati si avvicinano al 90%, la situazione è la migliore d’Europa se non del mondo?

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