“Pedemontana, se mancano soldi, si restringa”

Secodno il comitato gazzadese sarebbe opportuno sfruttare questo momento di disorientamento ed impasse per ripensare l'opera in maniera più razionale

L’on. Marantelli ripercorre le varie fasi del finanziamento della Pedemontana vera e propria
e dei secondi lotti (le Tangenziali di Como e Varese)
Noi vorremmo portare la questione più nel concreto: l’ipotesi pedaggi intanto non ci sorprende:
è da tempo che se ne parla, anche perchè, se ci sono di mezzo investitori privati,
non ci si deve stupire se questi pretendano un ritorno economico ai loro investimenti.
Secondo noi il problema non sta nelle modalità di rifinanziamento che si proporranno al CIPE
per scongiurare il pagamento dei pedaggi. In questa settimana infatti abbiamo potuto leggere
come ogni politico avesse pronta una ricetta per chiedere maggiori finanziamenti allo stato ed
ognuno suggeriva a quale portafoglio fosse meglio attingere per evitare la fastidiosa gabella.
A nostro avviso sarebbe invece opportuno sfruttare questo momento di disorientamento
ed impasse per ripensare l’opera in maniera più razionale.
Noi chiediamo da tempo che i soldi vengano spesi per qualcosa di utile e a misura delle reali necessità.
Alcuni ridimensionamenti, grazie alla pressione del nostro comitato, fortunatamente ci sono stati, ma il progetto continua ad essere sproporzionato ed inutilmente devastante per il nostro territorio.
Gazzada, Morazzone, Lozza, rischiano veramente di vedere snaturate intere zone dei loro territori,
quando invece, un intervento più mirato e calibrato, permetterebbe di risparmiare almeno i quattro/quinti dei costi previsti per il faraonico progetto originale.
Si preveda un semplice raddoppio della Sp 57 con un lineare sottopasso della rotonda
del Gerbo (quella fra Gazzada e Morazzone ndr). Si evitino rampe e gallerie e, nel tratto che passa per Lozza, si transiti dove era previsto nel primo progetto evitando inutili scempi, espropri e danni all’agricoltura.
In un momento di crisi l’investimento in opere pubbliche può rappresentare un volano capace di far ripartire l’economia, ma non per questo bisogna sprecare denaro pubblico per opere non proporzionate al loro specifico utilizzo.
Si investa piuttosto in opere legate alla viabilità su rotaia: l’Ass. Reg. R. Cattaneo in questi mesi si è molto adoperato in tal senso: non possiamo che onestamente riconoscerglielo.
Non si dimentichi per questo che Gazzada aspetta da sempre l’interramento ferroviario con l’eliminazione dei due passaggi a livello: gli ultimi nella tratta FS Milano-Varese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2009
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