Una targa per Valerio Lavazza davanti al “suo” gelso

“In memoria di Valerio Lavazza, che ha dedicato la sua vita alla difesa e al rispetto dell’ambiente“. Così recita la targa inaugurata sabato 12 dicembre a Gallarate, di fianco al grande gelso di via Mameli, a lato delle Poste.

Valerio Lavazza è colui che più di tutti in passato si è speso per difendere quell’albero che rischiava di essere abbattuto in vista di alcuni lavori stradali. Persona molto conosciuta in provincia, Valerio Lavazza aveva fondato negli anni settanta le sezioni LIPU di Varese e Gallarate, ma fu presto trasversale a tutte le associazioni ambientaliste. Nel corso degli anni ha partecipato ad una serie innumerevole di battaglie a tutela del patrimonio naturale, della qualità della vita e dei valori culturali e ambientali del nostro territorio (tra quelle più significative e recenti, quella per Piazza Risorgimento). E’ scomparso questa estate, a luglio, all’età di 83 anni.

Una cinquantina gli amici, di lungo o più breve corso, e diversi esponenti dell’amministrazione comunale si sono ritrovati intorno alla grande pianta per salutarlo ancora una volta. “Con Valerio – ha ricordato Emilio Magni, oggi sindaco di Cazzago Brabbia ed ex presidente di Legambiente –  abbiamo condiviso la consapevolezza che l’ambiente va salvaguardato. Era uno che lavorava, non si limitava alle parole. La cosa di cui più si vantava era la sua giovinezza in Australia: da li aveva portato idee moderne e innovative. Questo gelso lo ha salvato lui, questo è il suo albero”.