25 aprile: una data che si abolirà da sola?
25 Aprile 2005
Caro Direttore,
È caduto il comunismo, ma non è caduto il 25 aprile: ne deduco che il secondo è più forte del primo, anche se, ad ascoltare (è da ascoltare) Angelo Crespi su Il Domenicale (settimanale di cultura che esce il sabato) del 23 u.s., riferendosi appunto al 25 aprile, ne parla come di “Una data che si abolirà da sola”. Per merito, soprattutto, “degli storici più onesti”. E’ di questi infatti che abbiamo bisogno, di persone che non si confondono con quegli insegnanti (con l’aggravante di essere insegnanti) della scuola media “Foscolo” di Como dove fanno cantare a scuola i canti partigiani, di persone che, prima ancora di avvicinarsi ad un documento comunista, prima ancora di confrontarlo con un documento fascista, prima ancora di presentarsi preparati ad un saggio da scrivere o ad una conferenza da tenere, sono “onesti” dentro, e dal lettore e/o dall’ascoltatore non chiedono il servile consenso ma la libera attenzione del cranio, col quale lucidamente ragionare. Personalmente non sono così ottimista come Crespi, ma credo che il 25 aprile vada molto ridimensionato.
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