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Besozzo-Vergiate, siamo stufi di rischiare la vita!

Nuovo autovelox sulla superstrada Besozzo-Vergiate
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1 Marzo 2016

Da anni oramai chi viaggia sulla superstrada Besozzo-Vergiate in giorni di pioggia non può fare altro che …. il segno della croce e sperare di rimanere sano e salvo.

Egregio direttore,
ebbene sì, noi viaggiatori che percorriamo la famigerata superstrada Besozzo-Vergiate siamo stufi.

Una strada nata e concepita male, gestita e manutenuta peggio. Non c’è altro modo per descriverla.
Piena di curve fatte male, che richiedono correzioni continue di traiettoria.
Zeppa di semafori per nulla sincronizzati, anzi posti in modo da continuamente fermare il traffico; a Comabbio ed a Travedona, in entrambi i sensi di marcia, ci sono semafori posti a poche decine di metri l’uno dall’altro, quando scatta il verde del primo…il secondo diventa rosso. Il che si traduce in aumento dell’inquinamento, automobilisti/motociclisti che si innervosiscono (chi sa come funzionano quei semafori è rassegnato, non scatta nemmeno al primo semaforo, tanto sa che dopo pochi metri si deve fermare di nuovo…chi non lo sa, ovviamente “scatta”…e si trova in mezzo veicoli più lenti…un “rebelotto” che in ogni momento può portare ad incidenti). Non è possibile che per percorrere pochi chilometri, ci si debbano mettere 20 minuti o più.

Negli anni poi, sono stati posizionati vari autovelox. Ed anche qui, altri problemi. Autovelox impostati a 90 km/h posti poco prima di cartelli che impongono il limite a 70 km/h o 60 km/h…e la gente non sa più che fare. Si va a 90 o a 70/60? Chi sa che il limite è ancora 90 km/h prosegue alla sua velocità…chi non lo sa “inchioda”…olé…altra causa di incidenti.

In alcuni punti, poi, basterebbe un po’ di quel sano buonsenso che i nostri amministratori sembrano aver dimenticato. Invece dei semafori perchè non mettere delle belle rotonde (alla inglese però, belle grandi e scorrevoli)? Le abbiamo oramai dappertutto (fin troppo) e dove servirebbero invece non le fanno. Lungo quella strada ci sono almeno 6 punti in cui – credo, da ignorante – c’è lo spazio per posizionare delle rotonde: Besozzo, Malgesso, Comabbio-cementificio, Comabbio-centro, Mercallo, Corgeno-Vergiate.

O, almeno per cominciare, perchè non fare – molto semplicemente – delle corsie di svolta per chi deve andare a destra? Perchè non fare come negli USA, dove ai semafori in cui vi sia sufficiente visibilità, chi deve svoltare a destra può farlo anche con il rosso, dando la prededenza a chi la ha? A Besozzo, a Malgesso, a Comabbio, a Corgeno-Vergiate c’è sicuramente lo spazio per farlo, magari non in tutti i sensi di marcia, ma sarebbe già qualcosa. Purtroppo manca la volontà. I soldi, quando si vuole, ci sono (senza considerare quelli incassati con gli autovelox dai Comuni in questi anni. Ma, loro, diranno che la superstrada non è comunale, non possono pensarci i Comuni…alibi ancora una volta).

E veniamo ora alla nota più dolente di questa strada: le condizioni in caso di pioggia. Quando piove, infatti, la Besozzo-Vergiate, da superstrada diventa una pista per test di acquaplaning. Purtroppo non esagero: bastano poche gocce per creare pozzanghere lunghe qualche metro e trasformare il tragitto in un terno al lotto in cui si rischia la propria incolumità.

Non se ne può più! E’ ora che si intervenga su questo obbrobrio, sicuramente una delle strade peggiori d’Italia. Lentezza, stress, inquinamento…e noi sopportiamo. Ma quando si aggiunge anche la sicurezza, non si può più tergiversare. E’ ora che qualcuno prenda provvedimenti.

Spero che vogliate dare spazio a questo – ennesimo e non isolato – grido di aiuto e magari dare una mano a “muovere le acque”.

Grazie
Sergio Corbelli

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Rolo

    Condivido pienamente le osservazioni del Sig. Corbelli su una strada extraurbana gestita da anni con ignavia e fonte solo di guadagni per le casse comunali ma evidentemente prospera anche di una gestione e manutenzione nulle che, quando ci scapperà il morto, sarà pronta a fare il solito scarica barile sulle competenze. Mi associo all’appello per una corretta gestione di quest’importante arteria provinciale.
    Rolando Saccucci

    1. Duilio
      Scritto da Duilio

      Pienamente d’accordo con Sergio e Rolando, ma aggiungo che negli anni “il morto” c’è già scappato e ben più di uno…!
      Ribadisco, in sostanza: la qualità (manutenzione) della strada e dell’asfalto, che fanno si che soprattutto con neve e pioggia solo guidatori esperti sono in grado di tenere sotto controllo il mezzo e la sincronizzazione dei semafori, ovvero la famosa “onda verde” che garantisce ad esempio a 90 km/h di avere sempre i semafori verdi oppure implementare le rotonde che potrebbero sostituire TUTTI i semafori, perché alcuni potrebbero venire addirittura soppressi ed evitare le rotonde: Travedona negozio Corti, Comabbio cimitero e secondo di Corgeno. Effettivamente 10 semafori su circa 20 km sono un po troppi e calcolando dai 2 ai 3 minuti ognuno (quando si ha sfortuna), significano 20-30 minuti persi oltre al carburante. Se si volessero lasciare i semafori, per favorire l’immissione di chi proviene da strade laterali, si potrebbe pensare di installare dei sensori di presenza che garantirebbero il verde (a richiesta) solo quando fosse necessario.
      Grazie
      Duilio

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