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Busto non lo fare!

cascina dei poveri busto arsizio
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24 Dicembre 2017

Caro direttore,

mi permetto di scriverle perché amo la mia città e credo che l’informazione buona e corretta, non quella sensazionalistica e becera, possa aiutare a capire e a riflettere sulle cose.

Dopo l’idea improvvida del palazzo del ghiaccio o palazzetto dello sport incompiuto con tanti investimenti non portati a termine, che hanno lasciato una eredità cementifera nel rione di Beata Giuliana, il tar ha scritto la parola fine al progetto della cittadella sportiva. Poi è stata la volta delle palazzine sul Sempione, anche queste mai concluse (dovevano essere dieci) più villette a schiera. Ancora una volta il rione è stato preso di mira perché, si dice nei corridoi degli ambienti che contano “è l’unico spazio verde a disposizione”.

In realtà c’è un altro spazio verde (e chissà ancora per quanto) che è proprio l’ultimo: quello relativo all’area nei pressi della Cascina dei Poveri e che abbraccia l’Istituto Tosi. Lì si vuole concretizzare l’idea dell’ospedale unico, con annessi e connessi (edifici, posteggi, svincoli, abbattimento di un piccolo bosco) per una somma che più o meno ammonta a mezzo miliardo di euro. L’idea è ottimizzare, ma da cittadino di Busto mi basterebbe migliorare. Migliorare l’esistente, sia a Busto sia a Gallarate.

Poi è la volta della Coop sul viale della Gloria. Come se c’è ne fosse bisogno, si ricorda che sullo stesso viale c’è un piccolo Carrefour, un altro piccolissimo in via Roma, in pieno centro, e poi da poco sono nati Simply Market nella zona dell’Euro Spin, un nuovo Lidl in viale della Repubblica, che fanno da eco ai già presenti Esselunga, Carrefour (sul Sempione), Coop ancora in viale della Repubblica e piccoli piccolissimi supermercati di cittadinanza bustese.

Busto, la città dei pittori Daniele Crespi, Biagio Bellotti e di Giuseppe Bossi. Busto la città del pioniere dell’industria tessile Enrico dell’Acqua, di Crespi d’Adda proprietario del Corriere della Sera, di Uto Ughi musicista di caratura mondiale e degli artisti internazionali Mina e Raf Montrasio. Busto patria ieri della campionessa italiana Maria Piantanida e oggi dei campioni mondiali Gianluca Genoni e Umberto Pelizzari. Busto che vanta il liceo classico migliore d’Italia, sembra aspiri ad essere ricordato per questo secolo come la città dei supermercati.
Busto, non lo fare!

Tito Olivato

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Busto? Direi quasi tutto l’alto-milanese e la Brianza potrà essere ricordata come l’area dei supermercati, questo grazie ad amministratori locali dal portafoglio facile.

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