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Cronaca di un infortunio preannunciato

Primo giorno di scuola per la ciclabile
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24 Settembre 2018

Caro direttore,
volevo solo raccontarle ciò a cui ho assistito ieri mattina. Fatto che a mio avviso si protrebbe tranquillamente definire come: “cronaca di un infortunio preannunciato”.

Proprio sabato 22 settembre, intorno alle 7.30, passavo in auto in Via XXV Aprile, in prossimità delle scuole medie superiori, ed in direzione del centro di Varese. Mi trovavo in coda con la mia auto, dietro a 3 autobus di linea che, come di consueto, si sono fermati per permette agli studenti di scendere all’altezza della fermata del bus.

Ovviamente la loro sosta ha costretto le auto che seguivano a restare in paziente attesa, in quanto i cordoli gialli e neri in cemento posizionati per delimitare la famosa ed essenziale pista ciclabile, impediscono agli autobus di accostare al marciapiede posto al bordo della strada. Cosi facendo gli auobus diventano di ostacolo alla circolazione del traffico, e poi ci si lamenta che nelle città il traffico è congestionato e non si circola!

Ma forse per qualcuno la colpa sarà degli autobus che esistono o dei passeggeri che non scendono alla fermata velocemente.
Tuttavia, il motivo per il quale Le scrivo è la situazione di reale pericolo che si è creata. Gli autobus si fermavano necessariamente in prossimità del famigerato cordolo. Nè potrebbero fare altrimenti, in quanto l’alternativa sarebbe quella di fermarsi in mezzo alla strada, causando un frontale con le autovetture provenienti dal senso contrario.
Così facendo però tutti coloro che scendevano dagli autobus finivano per mettere i piedi su tali cordoli gialli e neri. Scivolando, inciampando o rischiando la storta delle caviglie.

Ebbene, ringraziamo il fato o la divina provvidenza o la fortuna (o chi si vuole) perché nessuno si è fatto male sino ad oggi.
Ma mi domando, se continueremo ad essere tanto fortunati per il futuro. Soprattutto quando arriverà la stagione invernale, con pioggia e freddo, strade ghiacciate, e magari neve che nasconderà tale pericolo ai pedoni!
C’è da sperare che il Comune sia sufficientemente assicurato, per rispondere di tutti gli infortuni che potranno verificarsi, e che ovviamente nessuno si augura.

Forse questo è un problema che i ciclisti appasionati, semiprofessionisti o professionisti, che non vedono l’oa di arrivare in centro dal nostro lago, non noteranno, ma che sicuramente verrà notato da tutti i malcapitati che si faranno male, e che non sapranno chi ringraziare.
Cordiali saluti.

Stefano

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