Dentro o fuori?

11 Giugno 2018

Egregio Direttore,
le accuse di razzismo che pervengono in queste ore al neo-ministro Salvini per il blocco temporaneo dei ns. porti da lui propugnato, giunte prevalentemente dagli schieramenti di sinistra, mi lasciano veramente sconcertato.- Primo, perchè al riguardo non c’è ancora alcuna reazione ufficiale da parte di chi ne avrebbe maggior titolo, ovvero dall’UE, evidenziando in tal modo tutta la strumentalità di tale nostrano, autolesionistico atteggiamento.- Secondo, perchè siffatte grida di dolore non mi pare si siano levate con tanta perseveranza/tempestività allorchè gli “amici” del patto di Visegrad dichiararono di non voler neanche pensare ad una più equa ridistribuzione delle quote di migranti che penalizzasse vieppiù i loro territori.- Terzo, perchè nessuno è ancora morto (nè probabilmente lo sarà) e se un defunto dobbiamo proprio cercare, probabilmente si tratta del buonismo ipocrita che troppo a lungo ha retto il moccolo ai burocrati di Bruxelles, che hanno avuto la via ancor più spianata nel lasciare il ns. Paese letteralmente “in balìa delle onde”.- Ma questa è o non è l’Unione Europea? O forse lo è solo per qualcuno/qualcosa? O magari lo è in primis per chi grida di più? Allora forza, sig. Salvini, non molli e si accorgerà che in ultima analisi chi più beneficerà della sua fermezza saranno proprio quelle povere persone che vedo quotidianamente aggirarsi come tanti “zombie” senza meta nelle ns. città, e la cui effimera condizione, evidentemente, rientra nelle intenzioni di chi vorrebbe il perpetuarsi di tale allucinante situazione.-
La ringrazio per l’attenzione.-