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Figli e figliastri ai tempi del virus- Lavoratori di serie B

Coda alle poste vuote per il coronavirus - foto Marco Pinti
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18 Marzo 2020

Vi racconto la vita in fabbrica ai tempi del virus:
60 km per raggiungere la sede, autostrada abbastanza trafficata, autogrill aperti con possibilità di fare colazione, acquistare giornali, giocattoli per i bambini ecc ecc
Alcuni avventori che bevono caffè, altri, autotrasportatori fuori nel piazzale a chiacchierare, mascherine pochissime e distanza di sicurezza inesistente.(ma forse erano stranieri)
Bagni utilizzabili e gente che va e viene, giustamente perché in giro per lavoro.
All’ingresso in sede prova febbre, consegna mascherina, ma poi poco importa se tocchi le maniglie delle porte dove sono entrate 100 persone o se vai al cesso dove ci vanno tutti, si vabbe ‘ma ci sono salviette e gel lavamani, che cavolo ti lamenti?
L’ importante è seguire ciò che dice il governo, la TV, i giornali “STAI A CASAAAA”
Ma un bel VAF……OOOO esce spontaneo.
Buona giornata, e mi raccomando, state a casa voi che potete.

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