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Indifferenza, impotenza, ipocrisia

Rifiuti alla XIII cappella del Sacro MOnte
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22 Aprile 2018

Nei giorni scorsi molti visitatori hanno potuto ammirare dall’alto di una struttura provvisoria e costosa parte di una strada di Varese, nota come il salotto della città.

C’è un’altra strada che in quattro secoli ha attirato e attira ancora milioni di visitatori che portano  numerosi benefici alle attività economiche della città e dell’intera provincia.

La sua bellezza artistica e paesaggistica è stata riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità e ciò dovrebbe obbligare ogni autorità civile e religiosa a tutelarne la conservazione sia con lavori di manutenzione sia con regole da far rispettare.

Sembra invece che il reato di occupazione di suolo pubblico si debba riferire solo al fruttivendolo che espone cassette di frutta all’esterno del locale e per tale motivo venga punito con una sanzione da 1032 euro, mentre chi parcheggia la propria auto sulla Via Sacra esponendo un bel cartello di residente del Sacro Monte non si debba attenere a quelle norme che vietano l’accesso di auto

.Nel borgo sono stati fatti molti lavori per proteggere le auto da possibili cadute di massi o per evitare l’interruzione della strada di accesso al Sacro Monte .

Evidentemente non esiste la stessa prevenzione per quella vegetazione che potrebbe danneggiare alcune cappelle della Via Sacra. Si attende con molta calma che i proprietari dei terreni provvedano senza neppure preoccuparsi di un eventuale tromba d’aria o incendio .

Segnalazioni sono state fatte all’amministrazione comunale e all’ente parco Campo dei Fiori ma vengono regolarmente ignorate o non ritenute di loro competenza.

Durante la recentissima visita, l’architetto numero 1 al mondo Daniel Libeskind ha inorgoglito i nostri amministratori ricordando che per la sua prima visita in Italia si recò al Sacro Monte che considera uno dei più belli al mondo.

Al termine dell’incontro con centinaia di persone al teatro Santuccio ha invitato i cittadini ad essere orgogliosi della propria città per creare il desiderio di venire a visitare Varese.

Rimanere indifferenti davanti alla consuetudine di poter parcheggiare sul Viale delle Cappelle ed ignorare possibili danni da vegetazione pericolosa non è accettabile soprattutto da coloro che hanno condotto una battaglia contro un eventuale parcheggio auto alla Prima Cappella.

Cordiali saluti

Domenico De Maria

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