L’indifferenza è il vero male

13 Ottobre 2008

Egr. Direttore,

volevo fare una triste riflessione sull’indifferenza della gente, partendo dall’articolo sulla ragazzina picchiata. Non voglio parlare di razzismo, sarebbe facile ma, secondo me non vero, i ragazzi e i bambini non sono quei tesorini da Mulino Bianco, che un buonismo dilagante vuol dipingere, e non lo sono mai stati. Mi ricordo che quando si usciva da scuola era praticamente normale che qualcuno si picchiasse con una scusa qualsiasi, ricordo di essere stata aggredita da alcune amiche perché avevo il naso lungo! Ma i genitori ne stavano fuori, anzi spesso non sapevano nulla.

Naturalmente non voglio giustificare nulla, voglio solo dire che questi aspetti fanno parte del mondo dei ragazzi, se non venissero enfatizzate, ma venissero date delle punizioni silenziose, vedi qualcosa di socialmente utile, forse resterebbero circoscritte. Invece, quando si parla di indifferenza, quello si è un male di oggi: brutto e vergognoso. Le persone difficilmente vedono gli altri, quasi mai si interessano se qualcuno è in difficoltà, a meno che non si tratti di un animale, che amo molto. Non so se è capitato anche a voi di essere in difficoltà, vedrete un’insieme di persone che vi passano accanto, vi guardano e poi simulano un indifferenza, quasi si convincessero di non aver visto, o che in ogni caso non sono fatti loro: è molto brutto. Voglio, invece, ringraziare un signore con la sua bambina, che vedendomi in difficoltà, mi aveva punto una vespa più volte vicino ad un occhio, si è fermato, unico nel via vai della ciclabile, e mi ha soccorso. Questo signore veniva evidentemente da un paese lontano, dove però si ha ancora un senso di pietà che va al di là delle religioni e dei colori, dove gli esseri umani sono ancora considerati fratelli. Non voglio generalizzare ma, a me è successo così.