Ospedali: l’altra faccia della medaglia

6 Gennaio 2017

Egr. direttore,
ho letto con interesse l’articolo del 2 gennaio sull’ospedale di Luino. Devo dire che non mi è piaciuto: mi ricorda più il Bollettino della Vittoria, firmato Diaz, del 4 Novembre 1914, che un approfondimento giornalistico.

Mi spiego.
La frase “la riapertura a tempo pieno del reparto di ortopedia e traumatologia, ….. Questo garantisce l’attività del Pronto Soccorso 24 ore su 24” non quadra perché nel sito della ASST si legge che il PS di Luino lavora già 24 ore.

Non capisco nemmeno perché il reparto di ortopedia e traumatologia con 20 letti, seppure in due sedi diverse, non potesse funzionare regolarmente e avesse bisogno di essere ridotto a 15 in una sede sola. E ciò soprattutto sapendo che 8 medici per un massimo di 15 pazienti sono una cosa da fantascienza se non illegale.

Dopo queste precisazioni, vale la pena di parlare del rovescio della medaglia, ovvero della situazione critica che si regala a Cittiglio per ottenere dei vantaggi irrisori per Luino.

Incominciamo col dire che la mancanza del reparto di ortopedia crea un forte disagio ad un bacino di utenti nettamente più grande dell’altro. Proseguiamo con il Pronto Soccorso che non potrà più funzionare correttamente, ma, e per ora, solo in orario d’ufficio. Poi sembra che le ambulanze non vi portino più i traumatizzati e che quindi ci sia la precisa volontà di declassarlo come quello di Cuasso, che non figura nemmeno nell’elenco ufficiale dei PS.

Tutto ciò in barba a leggi e regolamenti.

Mi piacerebbe sapere di più per azzardare ipotesi attendibili sul perché di questa manovra di nessuna utilità per noi gente. L’unica ipotesi che mi viene in mente è quella di una manovra polico-elettorale in vista delle prossime elezioni regionali. Quando vedremo le candidature forse sapremo e cercheremo di ricordare.

Con i miei migliori saluti.

Alberto