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Razzismo e xenofobia

Il Ceresio... poco oltre il confine
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10 Gennaio 2019

Gentilissimo Direttore,
l’ormai noiosa litania della sinistra italiana persiste nel considerare razzista e xenofobo chiunque non la pensi come lei,questa arroganza intellettuale, che a tratti suscita addirittura tenerezza,la sta portando all’estinzione.Eppure questa realtà non risveglia in lei il benché minimo sentore di autocritica. Diceva Johanne W. Goethe “Il mondo ha bisogno di confini, l’uomo ha bisogno di confini, così come l’animo nobile aspira ad un ordine ed a una legge” citazione ripresa recentemente da Roberto Pecchioli nel suo “elogio dei confini”
Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha bisogno di sentirsi ambizioso e per questo motivo da sempre si ergono confini,lo facciamo tutti,ognuno di noi nel proprio piccolo quotidiano delimita la proprietà con un muro di cinta,con una porta di ingresso,ognuno di noi vuole avere qualcosa di suo e lo difende,un proprio rifugio dove sentirsi tranquillo e realizzato. L’utopia di avere un mondo senza confini è un’idea irrealizzabile,oltre che scellerata,la xenofobia e il razzismo non c’entrano nulla.Esiste il genere umano,ma di razze diverse, anche se Dacia Maraini afferma il contrario….uno svedese non è uguale ad un italiano,un africano non è uguale ad un cinese,un cinese non è uguale ad un sudamericano,sono caratteri diversi,profondamente diversi,che si sono forgiati nei millenni per moltissimi motivi,per posizione geografica,per clima,per caratteristiche ancestrali.Perchè quindi demonizzare i confini? Nel varcare il confine di una nazione si scopre ogni volta un nuovo mondo,abitudini diverse,regole diverse,monete diverse,idiomi diversi “nel cuore della pace ci sono le frontiere. Quando queste mancano si alzano muri e barriere”
Smettiamola di credere che un mondo diviso in nazioni sia un male,è proprio l’accoglienza indiscriminata e la prevaricazione sull’uomo a creare paradossalmente intolleranza tra popoli liberi,dentro i propri confini.
Dal latino cum finis,il limite comune che nasce per separare PACIFICAMENTE due proprietà. Il confine se rispettato,significa pace.

Cordialità

De Nunzio Emilio

Commenti

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  1. Gianfredo Ruggiero
    Scritto da Gianfredo Ruggiero

    Il pensiero della sinistra, prima internazionalista ora globalista, non riconosce i concetti di Patria e di Nazione, per questo non vede alcuna differenza tra un italiano e uno straniero.
    E’ come se un padre italiano fosse accusato di razzismo per aver salvato il proprio figlio che sta per annegare invece di un bambino sconosciuto di pelle nera.
    Quando in Italia non ci sarà più disoccupazione ed emarginazione sociale, allora potremmo pensare agli immigrati. Sbaglio?
    Gianfredo Ruggiero, Circolo Excalibur

  2. Avatar
    Scritto da Castelli Nadia

    Sono d’accordissimo,l’uomo per vivere nell’ordine deve porsi delle regole che vanno rispettate,i confini sono parte integrante delle regole civili,senza di essi sarebbe il caos….e chi desidera un mondo senza frontiere senza volerlo (o magari per alcuni volutamente…) auspica un mondo dove regni il disordine. E’ proprio la mancanza di rispetto nei confronti del prossimo a far nascere forme di razzismo e di xenofobia.Siamo tutti diversi e per questo unici,basterebbe solo rispettare le regole.

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