Ricetta dematerializzata: in Trentino è più semplice

31 Marzo 2020
Buongiorno redazione,
Leggo la notizia sulla ricetta dematerializzata e mi vengono degli spunti che potrebbero meritare un approfondimento.
Avendo abitato qualche anno in Trentino ho avuto modo, già nel 2017/8, di usufruire di questo servizio e, tornando a Varese l’anno scorso, mi sono stupito che qui non fosse ancora attivo.
Il primo pensiero dunque, leggendo il vostro articolo è “era ora!”.
Mi domando però perché, invece di copiare un modello esistente, la Regione Lombardia abbia creato una cosa diversa e più complicata. In Trentino non arriva nessun messaggio, nessun numero di ricetta… Ti presenti in farmacia con la tessera sanitaria e il farmacista vede le ricette aperte a tuo nome. Semplice, immediato, senza passaggi inutili.
Il fatto che il sistema sanitario nazionale sia gestito a livello regionale crea delle differenze (in genere positive per i lombardi, nulla da dire!) ma anche della inefficienze.
Peraltro, esperienza di chi viveva in Trentino ma tornava spesso a casa, se hai in mano una ricetta trentina, in Lombardia paghi il farmaco per intero. Ora che la ricetta è elettronica in un’altra regione non la vedranno nemmeno.
All’epoca prendevo un farmaco tutti i giorni e per paura di restare senza dovetti chiedere al medico di fai una ricetta “bianca” caso mai mi fossi trovato in Lombardia senza farmaco.
Cordiali saluti,
Andrea Barbieri.
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