A Sesto Calende è stato il vento della solidarietà
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1 Agosto 2019
… e della voglia di capire a portare nella calda serata del 30 luglio un centinaio di persone in Sala Varalli per l’omonimo incontro.
Faceva un po’ troppo caldo ed eravamo un po’ stipati, ma la serata si è rivelata interessante e costruttiva. Il film “L’esilio” di Maurizio Fantoni Minnella, girato quest’estate nella Locride, ci ha fatto conoscere più da vicino un uomo – Domenico Lucano – che ha provato a ribaltare la situazione dell’ antico moribondo borgo di Riace per ricostruire con residenti, migranti e rifugiati una convivialità delle differenze. Un’insegnante della scuola d’italiano e uno dei giovani profughi di Angera hanno dato voce a una comunità di donne e uomini che, nel loro piccolo e spesso nel silenzio, portano avanti un progetto di accoglienza, uguaglianza e solidarietà.
In questi tempi occorre secondo noi giocare – ognuno con le proprie possibili risorse – il ruolo del lievito nella farina di evangelica memoria. Ovunque piccoli gesti concreti possono far germogliare esperienze ricche di umanità e coltivare il senso di appartenenza ad una stessa famiglia umana, contro le tendenze a dividere, a alzare muri, a negare l’universalità dei diritti.
La serata – che si è conclusa verso mezzanotte nella più fresca semioscurità del cortile della biblioteca – ha preso il nome dalla neonata Fondazione, chiamata appunto “E’ stato il vento”, che vuol far ripartire progetti di accoglienza e convivenza a Riace. I contributi raccolti tra i presenti sono infatti dedicati a loro.
Vogliamo qui ringraziare ancora tutti i relatori (il regista, Riccardo De Facci, Jacques Amani, Thierry Dieng, Barbara e Yaya) e tutte le persone del pubblico per aver resistito insieme ai disagi ambientali, testimoniando di avere a cuore i temi trattati.
Associazione Pace e Convivenza di Sesto Calende
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Alle ultime elezioni Lucano non è stato votato neppure da quelli del suo partito. Ha ricevuto una ventina di voti e non è riuscito neppure ad entrare in Consigli Comunale. Come mai?
Gianfredo Ruggiero, Circolo Excalibur