Fabio Castano, un’Alternativa Sociale ad Alleanza Nazionale
L'ex capogruppo consiliare di An annuncia il proprio passaggio nella formazione politica capeggiata da Alessandra Mussolini
Fabio Castano, fino a ieri capogruppo di Alleanza Nazionale nel consiglio comunale di Gallarate, ha deciso di cambiare casacca e abbandonare il partito di Gianfranco Fini per confluire nella nuova compagine politica capeggiata da Alessandra Mussolini, Alternativa Sociale. Nella cornice del bar “C’era una volta…” di viale Milano a Gallarate, circondato da immagini del ventennio, foto dei maggiorenti del Pnf e bandiere con evidenti richiami al regime mussoliniano, i vertici provinciali di Alternativa Sociale hanno accolto Castano, che ha spiegato i motivi della sua decisione, non certo improvvisa. Siederà, a partire dal consiglio comunale di questa sera, martedì 1 febbraio, tra i banchi del gruppo misto. La maggioranza non subirà contraccolpi numerici, dato che nelle scorse settimane si è registrato il passaggio di Marco Ferro all’Udc, ma la decisione di Castano potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri interni della giunta Mucci.
«La mia prima tessera politica risale al 1974, con il Fronte Giovanile – ha detto Castano -. Da allora per trent’anni ho fatto politica con l’Msi e poi con Alleanza Nazionale, dopo la svolta di Fiuggi di dieci anni fa. Negli ultimi tre anni una serie di scelte politiche fatte da Gianfranco Fini non mi hanno trovato d’accordo e ho maturato la decisione di uscire dal partito quando ho trovato una forza che rispecchiasse il modo di pensare alla politica e alla società in generale. Le decisioni in politica estera, con la scelta di votare in favore della guerra in Iraq, che un uomo come Almirante non avrebbe mai fatto, le dichiarazioni contraddittorie sul fascismo, con la denuncia della Repubblica Sociale come una delle pagine più vergognose della storia patria, la politica dell’immigrazione, con la disgraziata Bossi-Fini e le esternazioni sulla concessione del voto agli immigrati, la politica del lavoro, per il quale non c’è più nulla da difendere visto che è tutto precario e senza certezze: sono scelte stravaganti per un partito che vuole definirsi sociale e per quanto mi riguarda inaccettabili. Con Alternativa Sociale sono convinto di aver trovato quello che Alleanza Nazionale da un po’ di tempo non mi dava più».
Alternativa Sociale è una formazione politica che raccoglie al suo interno quattro anime: la Fiamma Tricolore presieduta da Luca Romagnoli, Forza Nuova di Roberto Fiore, il Fronte Nazionale Sociale di Adriano Tilgher e Libertà d’azione di Alessandra Mussolini. Nell’area gallaratese già una quindicina di iscritti ad Alleanza Nazionale hanno deciso di abbandonare il partito di Gianfranco Fini per confluire in Alternativa Sociale. La compagine politica nata in occasione delle ultime elezioni europee presenterà una propria lista alle regionali, con Gianmario Invernizzi candidato alla presidenza. Anche alle amministrative nei comuni con più di 15 mila abitanti presenteranno una propria lista indipendente dai due poli: «Volgiamo essere Alternativa alla destra e alla sinistra, Sociale perché pensiamo di poter incarnare i bisogni della gente e le esigenze della popolazione – chiosa Fabio castano -. Per quanto riguarda la politica locale, aspetteremo la presentazione del bilancio per prendere decisioni. Sulle altre questioni, come la moschea e il campo nomadi, sono sempre stato chiaro e non cambio idea. Tanti la pensano come me, non mi stupirei di vedere altri politici passare nel mio nuovo partito, non solo da Alleanza Nazionale».
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