Il diploma in quattro anni è legittimo: il Tosi esulta
Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar che dichiarava illegittimo il percorso superiore quadriennale. La sentenza sottolinea l'innovazione ma anche la garanzia di qualità delle conoscenze
Una scuola superiore di 4 anni è legittima. Con la decisione del Consiglio di Stato, che ha ribaltato la sentenza del TAR del settembre scorso, le quattro scuole italiane che avevano avviato la sperimentazione diventano legittimamente operative.
Soddisfazione viene espressa dalla dirigente dell’Ite Tosi di Busto, unico istituto tecnico ad aver abbracciato il nuovo corso scolastico, Nadia Cattaneo: «In questi mesi di incertezza abbiamo continuato a credere e a portare avanti, con il consenso degli studenti e delle loro famiglie, questo progetto innovativo che ha inteso in primo luogo come una profonda revisione dei modelli didattici, delle metodologie e dell’organizzazione degli studi».
Il Consiglio di Stato ha rivisto la decisione del giudice di primo grado per una serie di motivi: l’anno in meno è compensato da un maggiore numero di ore settimanali di lezione; da un maggiore numero annuale di giorni di lezione; la sostanziale conferma delle materie di insegnamento; la piena applicazione delle vigenti disposizioni in tema di esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e in tema di rilascio dei titoli di studio finali.
All’Ite Tosi, i ragazzi iscritti al primo anno stanno svolgendo un percorso didattico innovativo: « fin dall’inizio – spiega la dirigente -hanno intrapreso un percorso che non esaurisce la preparazione degli allievi all’interno del chiuso ambiente dell’aula scolastica e nell’ottica di lezioni frontali; agli studenti è stata offerta la possibilità di confrontarsi, fin dall’inizio del corso di studi, con realtà straniere, come attesta il progetto in corso di realizzazione che vede le due classi impegnate in un confronto storico ed economico tra la vicenda legata all’attività tessile che ha reso famosa la città di Busto e quella di Manchester. Tale progetto è stato connotato anche dalla permanenza di una settimana presso una scuola partner di Wrexham e presso le famiglie di questa comunità. Anche l’uso delle nuove tecnologie è stato introdotto in modo cospicuo al servizio di una didattica più attiva e partecipativa, capace di rispondere in modo sempre più adeguato alle caratteristiche delle nuove generazioni di studenti».
In un periodo di fervore innovativo, mentre si discute di Buona Scuola ed emergono sperimentazioni, questo percorso offre un’alternativa ai percorsi tradizionali, puntando su conoscenze e competenze al pari di altri paesi europei dove il percorso superiore quadriennale è realtà ormai consolidata: « La quadriennalizzazione degli studi che oggi viene varata in modo definitivo dal Consiglio di Stato in termini di sperimentazione rientra nel tentativo di uniformare la durata degli studi a quella di molti Paesi europei, ma non sacrifica affatto competenze e conoscenze degli studenti, né riduce le opportunità e l’offerta formativa complessiva, anzi la arricchisce di molteplici possibilità di confronto e di scambio con le altre culture del nostro continente».
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