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Francesco Gesualdi, risorsa umana

francesco francuccio gesualdi
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6 Giugno 2015

Egr. Direttore,
In questi giorni ho avuto la fortuna di incontrare due volte Francesco Gesualdi, presidente del Centro Nuovo Modello di Sviluppo. Una prima volta con il suo ultimo libro “RISORSA UMANA –L’ECONOMIA DELLA PIETRA SCARTATA” e una seconda volta ieri sera, dal vivo, a Gallarate, in un incontro promosso dai GAS i Gruppi Acquisto Solidale, persone che fanno dell’acquisto critico una scelta di vita, per una vita meno consumistica e più sobria, con l’acquisto comunitario dei generi alimentari sottraendoli alla speculazione delle multinazionali senza scrupoli, che in nome del profitto stanno impoverendo la Terra.

Il libro edito dalla casa editrice SAN PAOLO è semplicemente bellissimo, attuale, avvincente. E’ un grido dall’allarme sui pericoli che stiamo correndo in questa corsa pazza verso il possedere e il consumismo sfrenato, che ci porta a consumare di più di quello che già oggi la Terra riesce a produrre, che è poi la causa degli squilibri planetari, dove una minoranza opulenta possiede tutto, costringendo la stragrande maggioranza della popolazione mondiale a vivere in un regime di estrema povertà, circa 3 o 4 miliardi di persone, che è poi la causa di tutte le guerre in corso per l’accapparramento delle risorse, sia esso il petrolio ma anche l’acqua, le terre coltivabili, ecc. ecc.

E’ un libro che ci chiama tutti alla responsabilità e all’impegno. Il titolo della serata di ieri sera era molto azzaccato: “PICCOLE SCELTE PER UN GRANDE CAMBIAMENTO” evitando “la subdola tentazione dell’impotenza per aver il coraggio di dirci che il piccolo impegno acquista tutta la sia virtù, tutta la sua potenzialità, tutta la sia magnificenza, solo se sa coniugarsi con la grande politica, quella che ha come obiettivo la costruzione di un altro modello di società e di economia”.
Per questo motivo che non ho condiviso del tutto quelle parole dove dice che non ci sono rivoluzioni da compiere o palazzi d’inverno da espropriare, quasi che politica sia da evitare, puntando tutto solo sull’impegno del volontariato per cambiare il mondo. Eppure quel grande maestro di vita, che Francesco ha avuto la fortuna di avere, don Lorenzo Milani priore di Barbiana, il più grande educatore del XX° secolo, ci ha insegnato che oggi noi abbiamo a disposizione due strumenti importanti sanciti dalla Costituzione, per cambiare le cose: il diritto di sciopero e il voto. Pensare di non andare a votare, come sta avvenendo oggi in Italia, credendo di compiere un gesto di protesta, quando è invece il più grande regalo gratuito che si fa al potere stesso.

Ma il libro di Michele Gesualdi è anche un programma politico nuovo che punta alla sobrietà contro il consumismo sfrenato, non quindi all’aumento del PIL e alla competitività ma alla qualità della vita del vivere bene che non è il semplice benessere, la diminuzione dell’orario di lavoro per consentire a tutti di lavorare, disincentivare il ricorso al lavoro straordinario, un impegno che parte dal basso per garantire a tutti i beni comuni contro la cultura dello scarto. Ma un programma politico coraggioso deve anche prevedere una forte moralizzazione della vita pubblica. Il convegno di ieri era nei pressi di quel Comune, Cardano al Campo, dove un sindaco donna, Laura Prati è stata uccisa per avere avuto il coraggio di licenziare il comandante della polizia locale. Un gesto certamente di follia omicida ma figlio di quella cultura politica-sindacale che considera irrinunciabile la perdita del posto di lavoro da parte di un pubblico dipendente anche in presenza di reati gravissimi. Un privilegio assurdo tutto italiano, figlio di quella corruzione e di qui privilegi che sembra impossibile debellare.
Per queste ragioni sono da ammirare questi GRUPPI ACQUISTO SOLIDALE che ieri hanno riempito sino all’inverosimile la sala di Gallarate – è questo è stato una cosa bellissima – sperando che un giorno in questo paese possa nascere un nuovo movimento politico organizzato alternativo all’attuale sistema e che non si accontenti di un consenso elettorale che oscilla tra il 2% e il 3%. Oggi poi con Papa Francesco tutti i poveri e gli emarginati hanno un grande alleato, mai avuto nella storia della chiesa. I poveri del mondo, i nulla tenenti, che sono la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, oggi sono chiamati a governare il mondo, che ha fame di giustizia e solidarietà per tutti, se si vuole salvare il pianeta dalla catastrofe ambientale. Ma per fare questo i poveri devono evitare di cadere nelle trappole di questo perverso sistema e riappropriarsi del sapere critico, leggendo, leggendo e poi ancora leggendo. Iniziando dai libri di Michele Gesualdi.
Emilio Vanoni, Induno Olona 6 giugno 2015

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