Twa licenzia, i lavoratori manifestano in aeroporto
Presidio di protesta per l'incertezza sulle misure contrattate con l'azienda. A rischio anche 120 posti circa di Eurofly
| Due ore di manifestazione, questo pomeriggio, al Terminal 1 di Malpensa, per protestare contro la mancanza di garanzie sui posti di lavoro dei dipendenti Twa. Il presidio, organizzato da Cgil Varese e Cisl Ticino-Olona, é iniziato alle 14 e si é protratto sino alle 16. Durante la manifestazione, i lavoratori Twa si sono recati negli uffici della Polizia di frontiera e in quelli dell’Enac. Proprio all’Enac, dipendente dal Ministero dei trasporti il sindacato ha chiesto di assumere l’incarico di coinvolgere le istituzioni nella difficile situazione.
Filt-Cgil e Fit-Cisl denunciano la mancanza di prospettiva nella trattativa. Secondo le organizzazioni dei lavoratori, nel verbale di non accordo siglato al Ministero del Lavoro il 5 febbraio, la compagnia non é stata in grado di assumersi nessuna responsabilità, adducendo a scusante il fatto che tutte le decisioni relative alle spettanze dovute ai lavoratori (liquidazione, preavviso, esodo incentivato), nonché la possibilità di riconvertire 31 lavoratori in Sea, sono nelle mani del giudice americano. Twa ha inviato ai dipendenti di Malpensa una lettera di licenziamento a partire da domani, 16 febbraio. I sindacati hanno convocato nei giorni scorsi un’assemblea. Ne é uscita una linea dura, tesa a coinvolgere il più possibile le parti e le istituzioni locali. I lavoratori sono decisi a presentarsi in servizio anche nei prossimi giorni. Vogliono poi boicottare il prelievo di macchinari e pezzi ricambio da parte della compagnia dallo scalo di Malpensa. Gli uffici legali dei sindacati impugneranno poi le lettere di licenziamento. All’iniziativa di questo pomeriggio, potrebbero seguire altre clamorose proteste. "Attendiamo di avere notizie sull’operato del giudice americano – spiega Piergianni Rivolta di Filt-Cgil – dopo di che, se non ci saranno sviluppi, cercheremo di sollevare il problema con altre azioni pubbliche. Potremmo anche arrivare a piazzare una tenda in aeroporto". Al corteo di oggi si sono uniti, alle 16, anche i lavoratori di Eurofly. I dipendenti della compagnia charter posseduta al 100 per cento da Alitalia lamentano la dismissione entro aprile di due aeromobili in favore di Alitalia e la cessione, sempre alla compagnia di bandiera italiana, di un terzo veivolo, a dicembre. Filt-Cgil e Anpav parlano di preoccupazione e contrarietà a qualsiasi ipotesi di ridimensionamento produttivo. Tanto più che alcune voci suggeriscono un possibile inglobamento della società nel Volare Group. Per questo motivo i lavoratori chiedono di sapere quale siano i veri progetti dei dirigenti di Eurofly e Alitalia. |
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