Conoscere i rischi per prevenire i disastri

Il Dipartimento Ambiente e Sicurezza CISL Ticino Olona sollecita maggiori attenzione e tutela per proteggere un territorio a rischio

I recenti avvenimenti accaduti nel nostro territorio, riportati dagli organi di stampa in merito a possibili rischi per la popolazione e l’ambiente, sono una parte di quanto avviene nella realtà del nostro territorio.

Le denunce di incidenti e rilasci di sostanze pericolose, infortuni, intossicazioni, evacuazioni sono argomenti che non si possono lasciare esclusivamente alla stampa in quanto l’argomento rischia di essere considerato alla stregua di un fenomeno allarmistico mentre è invece un pericolo reale.

I frequenti incidenti, quando pur non letali per l’uomo, causano sempre danni gravi all’ambiente e serie ripercussioni sulla vita civile ed economica.

La nube tossica sprigionatasi a Gallarate, l’incidente che ha visto coinvolto un camioncino che trasportava cesio radioattivo in autostrada nei pressi di Castellanza, la probabile bonifica del sottosuolo dell’ex area Isotta Fraschini a Saronno, l’inceneritore dell’Accam a Busto Arsizio, i rischi derivanti da un’inefficace azione di contrasto ad un incidente aereo per mancanza di mezzi di protezione e di formazione adeguata, in relazione all’utilizzo su alcuni tipi di aeromobili di uranio impoverito, il rischio d’incidente rilevante in cui rientra per legge quasi tutto il territorio confinante col sedime aeroportuale, pongono una seria riflessione a cui vogliamo dare il nostro contributo.

Il nostro territorio già di per sé molto industrializzato, vede la presenza di 31 aziende a rischio rilevante (dati ASL ) su 252 in tutta la Lombardia, aziende la cui pericolosità va’ oltre l’ambito interno,

Il settore coinvolto maggiormente è quello farmaceutico. La prevenzione dei rischi perciò non può fermarsi dentro i luoghi di lavoro, va richiamata la responsabilità di tutti i soggetti tenuti per legge ad effettuare tutte le iniziative necessarie a salvaguardare la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente circostante.

La normativa italiana è all’avanguardia a livello Europeo, la legge più nota è la "Seveso", recepita dopo i drammatici fatti accaduti nella nostra regione, modificata dal D.lgs. 17 agosto 99, n.332 "Seveso Bis" che tratta specificamente il rischio d’incidente rilevante.

Essa stabilisce i particolari obblighi relativi alla valutazione dei rischi e all’adozione delle misure di prevenzione e protezione cui sono soggetti i datori di lavoro che eserciscono impianti o depositi, ivi comprese le infrastrutture fisse di trasferimento intermodale ( per esempio Porti, Interporti, Scali ferrovieri, Depositi di Dogana ecc.) e definisce anche gli obblighi di informazione della popolazione la cui ottemperanza spetta alle prefetture e ai sindaci.

I sindaci attraverso una scheda informativa, devono descrivere il territorio nel raggio di cinque chilometri, individuando i luoghi sensibili ( scuole, ospedali, ecc. e altri impianti a rischio ).

Inoltre i cittadini dei comuni interessati devono essere informati e possono quindi esprimere il loro parere in merito a nuovi insediamenti di aziende a rischi rilevanti.

I prefetti predispongono e coordinano i piani di emergenza esterni a livello comunale e provinciale, le regioni devono provvedere affinché il "rapporto di sicurezza" sia conosciuto dalla popolazione.

Tali informazioni danno una visione globale del sistema-azienda territorio e garantiscono un’informazione più ampia delle conseguenze dell’evento.

Oltre al cosiddetto rischio industriale è anche presente il rischio legato al trasporto delle sostanze pericolose.

Rischio tanto maggiore nel nostro territorio per l’alta densità abitativa e il sistema viario notoriamente congestionato e profondamente interconnesso con le aree urbane.

La normativa che disciplina il trasporto di merci pericolose è la ADR (European Agreement Concerning The International Carriage Of Dangerous Goods By Road ) che prevede norme relative ai contenitori dei prodotti, alle schede tecniche da allegare, alla formazione degli autisti.

Non sono definiti obblighi o restrizioni al fine di prevenire danni derivanti da eventuali incidenti e rilasci pericolosi, definisce soltanto la gestione dell’emergenza da parte dei Vigili del Fuoco.

I sindaci hanno però la possibilità di definire percorsi alternativi o di approntare opere di contenimento in zone particolarmente a rischio.

In quanti dei comuni interessati da rischio d’incidente rilevante sono stati informati i cittadini? Pur valutando positivamente la sollecitazione fatta dal Prefetto ai comuni che non hanno ancora approntato il piano di protezione civile, riteniamo che altrettanta sollecitazione deve essere esercitata per garantire i diritti d’informazione.

Inoltre andrebbero effettuati dei controlli nelle aree non produttive (scali ferroviari, dogane, trasporto intermodale)

A livello regionale deve immediatamente riprendere i controlli l’ARPA ( Agenzia Regionale Prevenzione Ambientale)

dopo che nei giorni scorsi il consiglio di stato ha dato torto al presidente della Regione Lombardia  Formigoni, sospendendo il commissariamento da lui predisposto, restando autonoma dalla regione come da legge istitutiva.

Sia dentro che fuori dai luoghi di lavoro soltanto una corretta informazione e la formazione, contribuiscono a limitare al minimo il rischio derivante da produzioni o trasporti pericolosi e di garantire la salvaguardia della salute e dell’ambiente.

La CISL richiama pertanto tutti i soggetti interessati affinché ognuno per quanto di sua competenza si attivi applicando le normative esistenti, per creare una cultura della prevenzione senza ingiustificati allarmismi, ma con la consapevolezza che un coinvolgimento di tutti i soggetti interessati pone le basi di una efficace tutela.

p. il Dipartimento Ambiente e Sicurezza
CISL Ticino Olona
Salvatore Manta

situate in 19 comuni della provincia di Varese: Brunello, Briandronno,Crosio della Valle, Leggiuno, Ternate, Venegono Superiore, Albizzate, Castel Seprio, Castellanza, Cardano Al Campo, Caronno Pertusella, Origgio, Fagnano Olona, Marnate, Mornago, Samarate, Saronno,Solbiate Olona, Vergiate.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Aprile 2001
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