Inaugurato l’ambulatorio per la cura delle ulcere

Una donazione privata ha permesso di realizzare il nuovo ambulatorio di Vulnologia. Dalla Regione altri 60 miliardi per la rete ospedaliera della provincia di Varese

È stata inaugurata questa mattina, presso l’Asl di via Monte Rosa, la nuova sede dell’Ambulatorio di Vulnologia. La cerimonia e il taglio del nastro sono stati celebrati alla presenza di Carlo Lucchina, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, Paolo Valentini, presidente della Commissione Programmazione e Bilancio della Regione Lombardia, il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali Anna Maria Bottelli e il consigliere regionale Ds Daniele Marantelli. 
Dalla fine del mese di marzo, dunque, l’ambulatorio di Vulnologia, è stato trasferito al 2° piano della struttura di via Monte Rosa e dispone di una nuova sala attrezzata per prestazioni chirurgiche, due ambulatori medici e un locale dedicato alla gestione della programmazione e dell’elaborazione dei dati. Tutto naturalmente corredato da attrezzature modernissime.

 I vantaggi di avere spazi e strutture più adeguate  sono molti: l’ambulatorio, infatti, che cura le ulcere cutanee, prevede la presa in carico totale del paziente e un percorso mirato, dalla prima visita per la valutazione iniziale a un ciclo di cure programmato, fino a eventuali accertamenti, naturalmente sotto stretto controllo di un’equipe di specialisti. Ma positivo è il fatto che i pazienti, che sono soprattutto anziani, non saranno più costretti ad essere sballottati da un ospedale all’altro, per la mancanza sia di spazi che di attrezzature.
Per accedere all’ambulatorio, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 13.30 alle 16.30, è necessaria la prescrizione del medico di Medicina generale o dello specialista.
(Per prenotazioni occorre rivolgersi direttamente all’ambulatorio o telefonare allo 0332-828410). 

"E un servizio – afferma Carlo Lucchina – che, grazie a una donazione di un’azienda privata, che ha fornito tutte le apparecchiature, si potenzia e fa fronte a un’esigenza "sottaciuta". Il problema delle cure legate al decubito e alle ulcere, coinvolge moltissime persone e da domani riusciremo a far fronte a questo in modo più organizzato e coordinato.
Quanto ai costi poi, noi abbiamo pagato davvero poco. Salvo i lavori di manutenzione a carico nostro, infatti, abbiamo potuto contare su una donazione davvero importante, che fa in modo che questo centro diventi un punto di riferimento nazionale per questo aspetto terapeutico, ed è tra l’altro collegato con ospedali di tutta Italia". 

Il presidente della Commissione Bilancio Paolo Valentini, invece, punta l’attenzione sull’importante rapporto tra pubblico e privato in campo sanitario.
"Da parte della Regione Lombardia – spiega Valentini – dovrebbero arrivare circa 60-70 miliardi per la rete ospedaliera della provincia di Varese. Uso il condizionale poiché la Giunta deve ancora completare l’iter burocratico. Una parte di questi finanziamenti, 22 miliardi, sono stati già annunciati dall’assessore alla Famiglia Abelli ieri in occasione dell’inaugurazione della terapia intensiva neurochirurgica, ma ci saranno investimenti su tutta la rete  degli 11 ospedali di Varese. Tengo poi a sottolineare l’importanza del coinvolgimento dei privati nella sanità pubblica. Noi vediamo che le risorse sono sempre più scarse, la Regione deve dunque focalizzare i suoi interventi, ma l’intervento privato, come vediamo oggi su questo ambulatorio, serve per sgravare di tutta una serie di costi la pubblica amministrazione, rendendo nello stesso tempo disponibili sul territorio interventi importanti". 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Aprile 2001
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