La spunta Formigoni, il 13 maggio si voterà per la devolution

La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso del Governo

Passa il referendum sulla devolution. La corte costituzionale ha bocciato il ricorso del Governo che intendeva bloccare la consultazione proposta dalla Regione Lombardia sul trasferimento di poteri di ampi poteri in materia di istruzione, sanità e ordine pubblico. E il Polo esulta. Per Formigoni é una "giornata storica". Il Presidente é raggiante. La battaglia per ottenere il referendum il 13 maggio è stata una sua precisa volontà, una strategia studiata. L’Ulivo invece si rammarica. Il Ministro per gli affari regionali Agazio Loiero parla di preoccupazione e di possibile "effetto traino" anche per le altre regioni.

Sul territorio varesino i commenti sono più o meno dello stesso tenore. Parla di "vittoria contro i talebani dello statalismo" il capogruppo di Forza Italia in Regione Gigi Farioli. Il forzista bustocco denuncia la sconfitta dello "scomposto tentativo di una sinistra alla frutta di impedire la libera espressione dei cittadini lombardi. La palla passa finalmente ai lombardi – continua – il 13 maggio grazie al duplice strumento del referendum e del voto politico, potremo far sentire la nostra voce per affermare con forza le richieste di sempre maggiore libertà sia dal centralismo statalista che da un governo che ha cercato in tutti i modi di sottrarsi al giudizio degli elettori. La strada intrapresa dalla lombardia valorizza il ruolo dei cittadini, delle famiglie, dei corpi sociali, delle imprese profit e no profit, degli enti locali, ovvio che contro di essa si siano mobilitati in tanti".

Dall’altra parte della barricata, Daniele Marantelli, segretario provinciale dei Democratici di sinistra e consigliere regionale puntualizza: "La sentenza della Consulta dimostra quanto fossero stravaganti e infondate le dichiarazioni del Presidente Formigoni sulla vicinanza dell’isituzione alla sinistra. Almena chieda scusa". Venendo al merito della questione, Marantelli ribadisce la linea già espressa dall’Ulivo in varie occasioni: "Il contenuto del testo del referendum é talmente generico che appare inutile. La maggiore competenza regionale su istruzione, sanità e ordine pubblico é già contenuta nel testo sul federalismo approvato dal Parlamento". Infine, il segretario dei Ds rilancia: "La sfida é che ora non solo in Lombardia ma in tutto il paese si voti un referendum confermativo sul testo approvato in Parlamento".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Aprile 2001
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