Prove generali di catastrofe per 118 e volontari

Due i principali scenari che hanno impegnato il 118 provinciale nell'importante esercitazione tenutasi lo scorso fine settimana

Dopo le simulazioni di sabato che hanno impegnato i volontari della protezione civile a Laveno Mombello per l’evacuazione di una scuola e l’assistenza ad una finta avaria alla funivia del Lago Maggiore, sono stati gli scenari di domenica quelli più spettacolari per mettere alla prova le misure di sicurezza in caso di calamità naturale.

Oltre alle diverse squadre di protezione civile intervenute da numerosi centri della Lombardia, sul posto sono confluiti già dalla prima mattina di domenica numerosi mezzi e uomini della Croce Rossa Italiana e del 118 di Varese per testare la risposta delle unità che ogni giorno debbono rispondere alle emergenze sul territorio.
«Oltre all’esercitazione in sé, che vede impegnati gli uomini sullo scenario d’intervento, – spiega Guido Garzena, medico rianimatore del 118 di Varese – questo tipo di esercitazioni sono utili per verificare la gestione complessiva della maxiemergenza a livello di collegamenti radio e di logistica. Questo è importante poiché l’obiettivo del 118 risiede proprio nel coordinamento dei soccorsi medici anche in calamità naturali o sciagure, lasciando però sempre attiva l’assistenza di routine per le chiamate di tutti i giorni».

Il primo test relativo al 118 è stato offerto dai volontari e  dal personale medico e infermieristico proprio attorno alle 10, con la finta avaria di un battello della Navigazione Lago Maggiore, "andato a fuoco" nel corso del normale servizio di linea e con a bordo passeggeri ustionati e feriti gravi. Oltre all’intervento dei vigili del fuoco e delle diverse squadre antincendio – tra cui anche quella della ditta Mascioni di Cuvio, che spesso partecipa ad esercitazioni di questo tipo  – , ai medici del 118 è stato chiesto di recarsi per primi sul battello per valutare le condizioni dei pazienti. Questa operazione, chiamata tecnicamente "triage", permette di valutare rapidamente le priorità e indirizzare i feriti più gravi verso le strutture mediche appropriate.

Lo stesso è avvenuto per il disastro ferroviario simulato attorno alle 11. Qui un convoglio è deragliato e all’interno sono presenti numerosi feriti, alcuni dei quali gravi. A questo proposito diverse comparse hanno inscenato i più gravi traumi resi verosimili dalla particolare abilità dei "truccatori", particolari volontari che con rossetti e tinte simulano le più terribili ferite.
Anche qui i volontari della Croce Rossa, con un imponente impiego di mezzi, hanno effettuato l’evacuazione
grazie alla copertura dei vigili del fuoco intervenuti con manichette e respiratori per entrare nel treno in fiamme.

Un’esercitazione riuscita, insomma, e che ha permesso agli stessi volontari che tutti i giorni operano sul territorio di mettere alla prova le proprie capacità e valutare la preparazione anche di fronte ad avvenimenti eccezionali. La spettacolarità dell’evento ha interessato il pubblico di lavenesi e dei molti visitatori che nella giornata di ieri si sono recati sul lago per una scampagnata. 


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2002
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