Tempestività nella cura degli infarti: Varese si attrezza

Partirà alla fine di ottobre un progetto pilota che migliora i tempi di intervento nelle emergenze cardiache. Nove ambulanze verranno dotate di monitor-defibrillatori in grado di trasmettere in tempo reale un ECG completo all'ospedale

Un territorio troppo complesso e una missione: salvare più vite umane possibili. Questa la situazione in cui si trovano ad operare i sanitari dell’azienda ospedaliera di Circolo. 
Per assicurare a tutti gli stessi standard di assistenza sarà presto avviato un progetto pilota dal titolo "Prova e Trasporta", sigla che significa: PROvincia di VArese e TRASmissione Precoce dell’ECG nella sindrome cORonarica acuTA.
Si tratta di un enorme sforzo di coordinamento tra l’Unità di Cardiologia e il 118, ma anche di un impegno economico non indifferente, circa € 154.000, che ha sostenuto l’Associazione "Guida in rete" collegata al primario Jorge Salerno.
Il fine è quello di aumentare le possibilità di cura per le emergenze cardiache che rappresentano la principali causa di mortalità in Italia. 
Il meccanismo del progetto prevede che siano installate dei monitors-defibrillatori su 9 ambulanze dislocate in tutto il nord della provincia e in sei punti strategici della provincia: i Pronto Soccorso dei tre presidi ospedalieri del Circolo, il Punto di Primo Intervento del Del Ponte e gli ambulatori di Velate e di via Luini a Varese. Tali macchinari sono in grado di trasmettere in tempo reale l’elettrocardiogramma del paziente alla centrale del 118 e a cardiologia. Qui i sanitari individuano la gravità della situazione e danno indicazioni sul presidio ospedaliero dove trasportare il paziente. L’ambulanza, a questo punto, si reca all’ospedale più vicino dove preleva uno specialista che assisterà il paziente durante il tragitto, prestando le prime cure. 
Il progetto pilota sul nostro territorio vanta un primato italiano: si tratta dell’unico sistema messo in rete con così tanti tanti macchinari. A Milano, per esempio, la procedura è già avviata da tempo ma con sole cinque ambulanze.
Grande, quindi, la soddisfazione dei vertici di Villa Tamagno e dei responsabili di cardiologia e del 118, che sono riusciti a costruire una rete tale da collegare sinergicamente tutto il territorio.

Dal primo ottobre, poi, si effettuerà un altro importante passo in avanti: Legnano, Busto e Gallarate avranno la propria auto medica che vanno ad aggiungersi a quella già presente a Varese. Si tratta di uno strumento preziosissimo nel lavoro di pronto intervento. L’unico rammarico, dopo tante conquiste, rimane ancora la scarsa conoscenza che la popolazione ha del 118, il numero telefonico da comporre in caso di urgenze. «La percentuale della popolazione che conosce la funzione del 118 è del 50%. Presto partirà una campagna informativa nelle scuole. L’informazione, in questo caso, non è mai abbastanza» commenta il responsabile del 118 Claudio Mare. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2002
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