Vendita terreni, il Comune difende le sue scelte

Parlano l'assessore Aliprandi e il sindaco Morniroli

Riceviamo e pubblichiamo

Prima di qualsiasi altra considerazione in merito alla vendita del terreno posto tra le vie Maroncelli, De Gasperi e Foscolo, è bene ricostruire i principali fatti che hanno interessato quell’area.

Il terreno fu acquistato dal Comune nel 1980, e non fu espropriato, come erroneamente, e da più parti, si continua a sostenere.

Nell’atto d’acquisto si afferma che l’area doveva essere libera e che il Comune ne poteva avere il pieno possesso; qui sorge il primo problema poiché l’area non era tale, ma, comunque, l’Amministrazione di allora decise di non risolvere il contratto o di chiedere al proprietario di procedere, a sue spese, allo sfratto dell’occupante.

Questa scelta ha determinato la lite dei successivi 20 anni!

Fino ad oggi l’Amministrazione non ha potuto avere il pieno possesso dell’area e non ha dunque mai potuto far fruttare l’investimento allora fatto a favore dei cittadini.

All’iniziale errore di non risolvere il contratto si sono succeduti successivi errori nella gestione della lite con l’affittuario il cui risultato più clamoroso è stato un tentativo di usucapione di oltre la metà del terreno di cui si discute.

Questi pochi fatti ci permettono di tirare una prima conclusione: la latitanza o la leggerezza di gestione delle precedenti Amministrazioni ha portato al rischio di "regalare" all’occupante una parte dell’area.

Ulteriore fatto del passato è che nessuno ha mai emesso provvedimenti contro le strutture presenti, anzi, a suo tempo, si è assentita la legittimità della presentazione da parte dell’occupante dell’area del condono edilizio per le strutture presenti. Una azione simile è possibile solo quando un soggetto è proprietario di un terreno, dunque l’occupante alla data di presentazione dell’istanza di condono ritiene, a qualche titolo, di esserne il legittimo proprietario!

La prima azione degna di nota per porre termine alla situazione è stata l’ordinanza di demolizione fatta nel 2000.

Dopo il dettaglio dei principali fatti del passato è opportuno puntualizzare quanto fatto dalla presente Amministrazione.

Gli obiettivi che hanno fatto ritenere opportuna la ricerca di un accordo sulla vicenda sono stati i seguenti:

  • riqualificazione dell’area per evitare il permanere delle baracche attuali,

  • possibilità di immediata realizzazione delle opere pubbliche legate alla viabilità della zona,

  • soluzione delle n numerose vertenze giudiziarie che, oltre al notevole dispendio finanziario, non hanno portato al risultato fondamentale del rientro in pieno possesso dell’area.

Procedendo alla vendita del terreno l’Amministrazione apre la strada al raggiungimento di tutti questi obiettivi.

Infine è giusto fare un breve accenno agli aspetti economici della vicenda.

Innanzitutto l’Amministrazione ha riscosso il canone di locazione degli ultimi 5 anni, per € 26.000.

Purtroppo non è stato possibile riscuotere i canoni precedenti, mai corrisposti, perché prescritti.

L’area poi è stata alienata al prezzo di € 220 al mq., aggiungendo, a livello contrattuale, una serie di vincoli che tutelano la collettività e deprezzano il valore dell’area in caso di ulteriori alienazioni.

Da questo semplice quadro della situazione dovrebbe essere evidente agli occhi di chi non è accecato dal pregiudizio o forse da un proprio tornaconto che l’operato della presente Amministrazione è stato unicamente rivolto al perseguimento del massimo vantaggio per la collettività e non del vantaggio personale del privato.

Quanto fatto dall’attuale Amministrazione ha evitato che i furbi continuassero a fare i loro comodi.

Per fare questo l’Amministrazione si è assunta le proprie responsabilità e ha operato per far cessare una situazione di illegalità invece consentita da molti nel passato.

Forse qualcuno è interessato a che questa situazione di illegalità continuasse ulteriormente.

La presente Amministrazione invece ribadisce la propria politica di azione che si contrappone nettamente a chi non ha fatto nulla, non si è mai assunto alcuna responsabilità e ha la pretesa che si continui a tenere questo comportamento remissivo.

L’Assessore alle Politiche del Territorio
Paolo Aliprandi
Il sindaco 
Aldo Morniroli

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Marzo 2004
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