Il sale della democrazia

Caro direttore,

dal suo esclusivo regno informatico il sindaco si è lanciato in un raid contro Varesenews e soprattutto contro il sottoscritto ( mai nominandomi specificatamente) a causa delle mie valutazioni sul problema del carcere e di giudizi, più volte espressi, sull’operatività della Giunta.

Mentre noi giornalisti sappiamo sempre tutto dei politici, sì, veramente tutto, da parte loro non sempre non c’è attenzione alla nostra attività.
Se il sindaco avesse seguito Varesenews almeno nei giorni caldi della vicenda, non ci avrebbe accusato di essere dei provocatori. Con molta chiarezza infatti avevo anche detto che in 30 anni istituzioni, partiti, urbanisti, ambientalisti non avevano trovato il tempo per una indicazione concreta, per un progetto di massima utili alla soluzione della questione del trasferimento del carcere. E anche noi giornalisti avevamo sbagliato a non sollecitarla. Ho detto dunque che in realtà del carcere alla comunità varesina evidentemente nulla interessava e interessa. La Lega si è trovata i soldi sul tavolo e ha fatto la sua scelta, che può essere contestata in ordine a metodo e obiettivo, ma senza mai dimenticare che in qualche misura siamo tenuti a una doverosa autocritica: il carcere sarà in un’oasi verde
Anche con il nostro contributo.

E vengo alla seconda cilecca del sindaco. Me ne dice di tutti i colori, sempre senza fare il mio nome, perché sparo “insulti rabbiosi” contro di lui, la Lega e le giunte di centrodestra.
Verità vuole che io abbia scritto ripetutamente che in 12 anni di governo leghista a Varese non è stata realizzata una sola grande, significativa opera pubblica. Posso capire che si resti male quando si ricevono critiche fondate, ma non si può tentare di spacciare per provocazione o insulto l’esercizio di un diritto-dovere che è sale della democrazia.
Comunque nel tentativo di smentirmi il sindaco cita le sue grandi opere :l’Università ( un capolavoro,certo, si dà il caso con attori principali Massimo Ferrario e Umberto Bossi), il Sacro Monte ( per la funicolare dei ritardi e dei passivi?), il teatro ( provvisorio e nato con l’apporto fondamentale dei privati ) la Caserma Garibaldi ( che da tempo era pronta per il carniere prima che diventasse lungaggini e pure una frana), infine la tangenziale Nord- Est che – e te pareva – verrà iniziata l’anno prossimo. Sul tracciato di quella per Casciago intanto hanno costruito abitazioni.

Il finale del raid mediatico è anche divertente.
Il mio atteggiamento lascerà un’impronta negativa su Varese, ben altro sarà il ricordo di questa civica amministrazione. Essa infatti lascerà molto di cui parlare, dice il sindaco. Non ho mai avuto dubbi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Dicembre 2004
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