Parco Alto Milanese, via libera all’Accademia dello Sport

La decisione, presa all'unanimità dall'Assemblea dei Soci, è trapelata in questi giorni. Reazioni negative da Rifondazione Comunista, che aveva contrastato il progetto

Il contestato golf nel parco va avanti, nonstante le polemiche e le forti resistenze incontrate. A deciderlo, ai primi di aprile, è stata l’assemblea consortile del Parco Alto Milanese, composta dai vertici dei tre Comuni soci, Luigi Rosa per Busto Arsizio, Maria Grazia Ponti per Castellanza e il vicesindaco Carmelo Tomasello per Legnano. Oltre ad approvare il bilancio per il 2005, a pianificare un futuro "corridoio ecologico" tra il Pam e il Parco Ticino e ad approvare la creazione di parcheggi agli ingressi dai tre Comuni soci, infatti, su proposta di Rosa l’assemblea ha approvato all’unanimità l’esecuzione della delibera consortile n. 7 dell 30 aprile 2001 circa il progetto "Accademia dello Sport": al Pam stesso spetterà l’attuazione degli interventi contenuti del progetto.

Termina così, dopo quattro mesi di apparente "congelamento", la querelle sulla progettata creazione di strutture sportive all’interno del Parco Alto Milanese, un’area inizialmente creata come oasi agro-forestale in una zona fortemente urbanizzata. L’Accademia dello Sport è un progetto complessivo, di cui i campi da pitch and putt (il golf… formato ridotto)  sono solo un elemento; essa prevede anche, fra l’altro, percorsi per la mountain bike, campi da tiro con l’arco e da bocce.

Per il momento, l’unica reazione degna di nota è stata quella di Rifondazione Comunista, per bocca del consigliere comunale di Busto Arsizio Angelo Lofano. «Sono in pochi a sapere davvero cosa si vuole realizzare lì, all’interno del Parco: il progetto dell’Accademia dello Sport non è mai stato pubblicizzato sul serio» contesta il consigliere comunista. «Il problema, come abbiamo già detto e ripetuto, non è il progetto in sè, ma il luogo. Il Parco è di tutti, ed è stato come area ecologica, quindi non urbanizzata: con questo progetto invece lo si urbanizza e, di fatto, lo si privatizza. Vogliono fare il loro campo da golf o da pitch and putt? Lo facciano, all’Accam per esempio, quella sì un’area che avrebbe bisogno di essere riqualificata… Oppure acquistino i terreni adiacenti al Palazzetto dello Sport, visto che l’idea era quella di creare un polo sportivo integrato: ma quelli dall’altro lato di viale Gabardi, non all’interno del Parco Alto Milanese. Non ci opporremmo di certo alla creazione di un campo da golf in un terreno regolarmente acquistato a questo scopo, purchè non vincolato, come invece è il Pam. Stupisce, e molto, che Legnano e Castellanza, che in passato si erano mostrate pronte a ragionare su questo tema, si siano piegate così facilmente: c’è da chiedersi quale sia stato il prezzo politico pagato da Busto».

 

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Pubblicato il 29 Aprile 2005
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