Paolo Bettini oro ai mondiali per la seconda volta

Dopo un anno difficile e una settimana di veleni, il toscano si impone a Stoccarda, grazie all’aiuto della squadra e di un bravissimo Rebellin

A meno di trecento metri dal traguardo Paolo Bettini scarica tutta la rabbia che ha in corpo e in una volata vincente lascia dietro di sé il russo Kolobnev e il tedesco  Schumacher, conquistando il suo secondo mondiale dopo il successo dello scorso anno a Salisburgo. Un anno duro per il livornese, stretto tra il dolore per la perdita del fratello e le accuse della settimana scorse, esplose giusto pochi giorni prima del mondiale.

 

Il vento forte e il percorso tormentato riducono progressivamente  il gruppo partito stamane ad una cinquantina di corridori: la compagine azzurra perde tre pedine e si riduce a sei uomini, mentre gli spagnoli si mantengono sulla difensiva, preservando le energie per supportare l’atteso attacco del temutissimo Freire e per Alejandro Valverde. Alla fine è la squadra azzurra a rompere gli indugi, con il veterano Davide Rebellin che si porta in avanscoperta quando manca un giro e mezzo alla conclusione, in compagnia del russo Kolobnev. I due guadagnano un vantaggio massimo di 35’’, costringendo la squadra spagnola a mettersi all’inseguimento: raggiunti da un gruppetto di atleti, i due fuggitivi rimangono a ruota del gruppetto di testa, formato da diciassette uomini, tra i quali non figura Freire, ma che comprende atleti temibili come Schumacher e Schleck. Tre gli italiani: Davide Rebellin, Paolo Bettini e Filippo Pozzato. 

E’ a questo punto che Bettini rompe gli indugi, tentando un attacco su uno dei due strappi più duri del circuito: lo seguono Schleck, Schumacher (che gioca in casa, essendo originario di stoccarda), Kolobnev e l’australiano Cadel Evans. Il gruppetto di testa mantiene le distanze dagli inseguitori, mentre i cinque si studiano attentamente. Poi, dopo l’ultima curva a trecento metri dal traguardo, il toscano di Cecina rompe gli indugi e si impone nella volta, conquistando il suo secondo titolo iridato.  

Un bottino notevole quello della nazionale italiana, forte soprattutto dei successi di Bettini oggi e della Bastianelli nella gara femminile di ieri. Una rivincita per il “grillo della California” (la frazione di Cecina ove risiede), investito negli ultimi giorni dagli -immancabili?- veleni che popolano il mondo del ciclismo: ha saputo trasformare la rabbia in una vittoria, ad un anno dalla felice giornata di Salisburgo, funestata pochi giorni dopo dalla morte del fratello Sauro. Le lacrime dopo il traguardo, lacrime di rabbia, di gioia, di commozione, sono davvero lo specchio di una vicenda umana e sportiva eccezionale

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Pubblicato il 30 Settembre 2007
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