Ai luinesi la biblioteca di Vittorio Sereni

Il patrimonio bibliotecario è stato donato dai Lions al comune di Luino che ha allestito un piano di Villa Hussy per farne un polo culturale

Il momento della donazione è arrivato. La biblioteca privata di Vittorio Sereni è, ora, patrimonio della città di Luino e dei luinesi, soprattutto. L’annuncio ufficiale è stato dato nel corso dell’incontro tenutosi questa sera sabato 17 novembre a palazzo Verbania che sancisce il passaggio ufficiale del patrimonio bibliotecario dai Lions di Luino, che l’avevano acquistato dalla famiglia Sereni, al comune di Luino che ha allestito un piano intero della biblioteca di Villa Hussy dedicato esclusivamente a Vittorio Sereni. Già alcuni anni fa era stato creato un archivio della corrispondenza fittissima di Vittorio Sereni di cui fanno parte oltre diecimila lettere. Ora tocca all’amplissima biblioteca con testi, in molti casi, che sono una rarità perchè prime edizioni o, addirittura, autografati dagli autori. A curare questo importante passaggio di consegne è stata Barbara Colli, docente appassionata di Vittorio Sereni, la quale ha catalogato e archiviato la mole di libri Sereniana.

«Era volontà espressa del grande poeta che la sua biblioteca trovasse posto nella sua città natale – ha detto barbara Colli nel corso dell’incontro – e, una volta verificatesi le condizioni, ciò è avvenuto. Per questo ringraziamo l’interessamento di Dante Isella, grande amico di Sereni, che si è impegnato già a partire dalla fine degli anni ’90». L’archivio è già al centro dell’attenzione di molte università italiane ed estere, numerose sono le richieste da parte di studenti e professori di ogni dove che giungono al comune di Luino per poter visitare l’archivio. Suggestiva, infine, la ricostruzione dello studio del poeta dove è presente anche il mobilio originale e la sua macchina da scrivere. Di quelle sudate carte pare di sentirne anche l’odore.

Mancano molte cose ma per quelle ci sarà tempo: un sito internet consultabile, indicazione turistiche che indichino il polo culturale Chiara-Sereni, una forte iniziativa culturale annuale che identifichi Luino come patria degli scrittori. Ora serve il coraggio di investire nella cultura per non sminuire i grandi doni che questa terra ha dato ai suoi abitanti. Alla folta presenza di autorità e personaggi del mondo della cultura varesina è stato tracciato il ritratto del grande poeta e anima culturale del ‘900 letterario italiano. Il rappresentante dei Lions di Luino ha ringraziato tutte le autorità presenti che hanno aiutato questo avvenimento a compiersi. Il 2008 sarà l’anno di Sereni e del 25esimo della sua scomparsa. Quel vuoto culturale che lui e Chiara hanno lasciato a Luino non è mai stato colmato. Restano le forze per celebrarlo con una serie di iniziative che presto l’assessorato alla cultura  del comune di Luino svelerà.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Novembre 2007
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