Anche al CCR arriva il semestre Sloveno
E' il primo paese tra i "nuovi" a fare parte della presidenza a rotazione. E probabilmente anche l'ultimo, prima della nuova costituzione
La cerimonia che si è svolta questa mattina davanti alla sede del CCR di Ispra, e che si ripete con analoghe modalità ogni sei mesi ricorda un fatto che, in silenzio, si sta concretizzando in queste ore anche a Bruxelles: l’avvento alla guida semestrale della UE della prima dei paesi di nuova acquisizione.
La Repubblica Slovena, rappresentata oggi dal ministro della Crescita economica Žiga Turk (nella foto sotto), è infatti parte della comunità dal 2004. E ha molta voglia di ricordare quanto abbia diritto di stare nell’Europa tout court, senza le differenziazioni tra serie A e serie B che i nuovi paesi si sono un po’ portati dietro, e malgrado la spesa del paese per la ricerca, come lo stesso ministro ha sottolineato, «corrisponda a malapena con il bilancio della sola sede del Ccr». Perchè «c’è storia, cultura e desiderio di crescita che ci accomunano – ha proseguito il ministro il cui ufficio è l’istituzione preposta alla Strategia di Lisbona, una delle quattro priorità della Presidenza del Consiglio slovena dell’UE, e contribuisce inoltre agli aspetti relativi a energia e clima – Il nostro principale obiettivo sarà assicurare un passaggio a un nuovo ciclo triennale della Strategia di Lisbona e l’attuazione del piano energetico strategico per l’UE, i Balcani occidentali, la ratifica dei nuovi trattati e il dialogo interculturale, tematica a cui è dedicato l’anno 2008».
La Slovenia inoltre dovrebbe essere il penultimo paese che terrà la poresdenza UE con l’attuale rotazione semestrale: dopo il semestre francese, che seguirà quello sloveno appena iniziato, e sempre che tutti i paesi approvino la costituzione, la presidenza non sarà più a rotazione ma ad elezione e durerà tre anni. La comunità slovena al Ccr di Ispra, invece, è di soli 8 rappresentanti.
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