Il grande teatro alle Arti, anche nel 2009

Storiche coppie artistiche e classici del teatro italiano nella 41° stagione teatrale delle Arti.

Una stagione teatrale di alto profilo: è sempre stata al centro della proposta culturale del Teatro delle Arti e anche quella 2008/2009 non farà eccezione. Da ottobre ad aprile grandi nomi del teatro italiano calcheranno lo storico palcoscenico gallaratese, con una proposta che valorizza la dimensione civile senza dimenticare l’intrattenimento, muovendosi tra tradizione e sperimentazione.

Ad aprire la stagione, il 14 e 15 ottobre, sarà Mariangela Melato: con “Sola me ne vo…” – firmato “ a otto mani” dall’attrice, dal regista Giampiero Solari  e dagli sceneggiatori Riccardo Cassini e Vincenzo Cerami – la Melato porta in scena la sua stessa vita in teatro, riflette sul rapporto tra attore e personaggio, ricostruisce un percorso iniziato nella Milano del boom, grigia e al tempo stesso ricca di fermenti creativi, evocati dalle canzoni di Jannacci e di Gaber cantate (e ballate dalla stessa Melato).

Si proseguirà con i lavori di alcune delle più prolifiche coppie del teatro italiano, habituèe delle Arti in tante stagioni: a novembre Glauco Mauri e Roberto Sturno proporranno il “Vangelo secondo Pilato” tratto dall’opera di Eric-Emmanuel Schmitt, Rossella Falk e Maddalena Crippa metteranno in scena “Sinfonia d’autunno” di Ingmar Bergman. Paolo Ferrari e Giuseppe Pambieri mettono in scena la riflessione sul potere di “Todo modo” di Sciascia. La memoria del Novecento, visto attraverso gli occhi degli umili protagonisti della storia, rivivrà nella “Madre Coraggio” di Brecht (messa in scena dalla compagnia Isa Danieli per la regia di Cristina Pezzoli) e nei  “Sillabari" di Goffredo Parise, riletti da Paolo Poli e con le scene dell’indimenticato Emanuele Luzzati. A Luzzati sarà dedicata anche quest’anno una mostra allestita nel foyer del teatro, che ripercorrerà l’eclettica esperienza artistica dello scenografo genovese attraverso varie opere e soprattutto attraverso bozzetti e scene degli spettacoli allestiti alle Arti. A marzo spazio a Eduardo De Filippo con “Il rione sanità” messo in scena dall’intramontabile Carlo Giuffrè. Mentre la chiusura della stagione sarà affidata alla di “Mi voleva Strehler” di Maurizio Micheli, produzione del Piccolo Teatro ormai divenuta un classico del teatro italiano.

 Rimane invariata la classica formula delle Arti su due serate, con possibilità di abbonamento per tutti e otto gli spettacoli. Ad essi si aggiungono gli spettacoli fuori abbonamento: il 15 e 16 novembre sarà in scena “La storia della bambola abbandonata” di Giorgio Strehler; lo spettacolo – che unisce l’omonimo testo di Alfonso Sastre e il brechtiano “Cerchio di gesso del Caucaso” – sarà proposto dal Piccolo Teatro di Milano con il contributo di una trentina di ragazzi delle scuole elementari e medie gallaratesi, divisi in due gruppi. Un piccolo omaggio al solido rapporto che legava le Arti al grande regista milanese.

Abbonamento per otto spettacoli da 200 a 140 Euro.
Informazioni allo 0331/791382

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2008
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