Associazioni Artigiani: “Malpensa è un tacchino”

Giorgio Merletti: “La politica lombarda smetta di recitare: solo ora parla del ruolo di cargo merci di Malpensa e fa silenzio sulla possibilità di creare una Airport city”

«Il tacchino – dichiara Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato Lombardia – è un  pennuto che non sa, e non può, volare: il suo destino non è quello del cielo, ma della pentola. Malpensa è un “tacchino” che ormai è comparso sulle tavole dei francesi e Alitalia un bene venduto “in saldo”, strappato alla cordata italiana di imprenditori che  ha rivelato l’incapacità di alzare anche un solo aereo nei cieli italiani. Eppure nell’agosto del 2008 il Governatore della Regione Lombardia dichiarò: “La cordata salva-Alitalia è una cordata vera: ho fiducia”. Il 25% della compagnia è stato acquistato a “soli” 300 milioni di euro e con un taglio di migliaia di dipendenti. Un disastro, quello di Malpensa, già annunciato a partire dal 2000. Ora ci chiediamo: anche il cargo merci si chiuderà?». 

 

Dell’importanza strategica di Malpensa l’Associazione Artigiani della Provincia di Varese aveva scritto più e più volte, sottolineando il ruolo che sarebbe spettato a coloro che ora sono al Governo. «Il tempismo e la prontezza decisionale non appartengono ad alcuni componenti della classe dirigente lombarda. Quei componenti che sono da considerarsi i veri “killer” dell’hub – spiega la nota dell’Associazione Artigiani -. Nel frattempo, sulla stampa: “Tutelare Malpensa significa salvaguardare l’economia del Nord dalle pressioni romane” (Umberto Bossi; Libero di domenica 4 gennaio 2009). Diciamo noi: troppo tardi!; “Fatti, o si va a casa” (Marco Reguzzoni; Libero di domenica 4 gennaio 2009). Diciamo noi: troppo tardi!; “Malpensa, appello al governo: scelga Lufthansa. La Moratti: non decidano solo gli imprenditori” (Letizia Moratti; Il Corriere della Sera di domenica 4 gennaio 2009). Il sindaco di Milano, ora, parla del ruolo di cargo merci che Malpensa perderà definitivamente. Diciamo noi: troppo tardi!; “Lega in pressing su Malpensa” (Reppublica; lunedì 5 gennaio 2009). Diciamo noi: troppo tardi!». 

 

«Tra i numerosi comunicati stampa prodotti dall’Associazione Artigiani, con le tesi a sostegno di un diverso futuro per Malpensa, ne ricordiamo tre – prosegue la nota dell’Associazione Artigiani -: l’11 ottobre 2007 si lanciava l’idea di una coesione delle forze sociali per il rilancio di Malpensa e del sistema aeroportuale milanese, la definizione di Linate come Airport-city, lo sviluppo di Malpensa in multi-hub per i viaggi intercontinentali ed il suo consolidamento in cargo merci. La Lega, invece, avrebbe voluto “occupare” gli aerei, il Tavolo di Milano (a partire dal Governo Prodi) non sorvegliò le vicende dell’hub, la Regione Lombardia preparò alcuni documenti sottoscritti dalla nostra Associazione con l’ampio accordo di Formigoni e dell’assessore alle infrastrutture Raffaele Cattaneo. Ma a quei documenti, nonostante le nostre insistenze, non si diede continuità; il 1 agosto 2008 avevamo prospettato, per Air France e KLM, un ruolo positivo perché il piano industriale dei francesi, seppur critico per Malpensa, sembrava adeguato ad integrare Alitalia nel grande network mondiale. Imprenditori disposti alla cordata, certo non mossi da propositi caritatevoli, non mancavano. Ed ora i cittadini italiani pagheranno i debiti per l’acquisizione di Air One da parte della Cai, per la svendita della compagnia di bandiera e per il “riaggiornamento” al rialzo delle tariffe: quelle anti-trust sono già state abolite!; il 2 agosto 2008 l’onorevole Marco Reguzzoni rispondeva all’Associazione Artigiani: “A me sta a cuore Malpensa; Alitalia è una cosa diversa. Malpensa cresce (adagio ma con solidità). Vigileremo sempre con determinazione per mantenere questo percorso”. Il 23 ottobre Daniele Marantelli, deputato varesino del PD, presenta alla Camera un ordine del giorno riguardante Malpensa e Alitalia. E dichiara che Reguzzoni “non ha partecipato alla votazione”. L’Associazione Artigiani insiste sul ruolo del Tavolo di Milano, sulla partecipazione allo stesso dell’UPI (Unione Province Italiane), sull’impegno di tenere un Consiglio dei Ministri a Malpensa. Consiglio che, però, non c’è mai stato; il 24 ottobre 2008 l’Associazione Artigiani scende nuovamente in campo: l’opposizione del PD gratifica il Nord-Ovest e la Lega non vigila, non agisce, non ottiene immediatamente il federalismo. Perchè?».  

 

«Filippo Penati, presidente PD della Provincia di Milano, ha teso la mano a Dario Galli, presidente Lega Nord della Provincia di Varese. Penati, come già aveva fatto l’Associazione Artigiani – conclude Merletti – chiama in causa gli enti e le istituzioni locali per “non rassegnarsi al declino di Malpensa”. Ma Galli non ci sta e la politica italiana non crede che Air France possa fare la parte del leone: però, quando network e flotta  dovranno crescere si capirà da subito chi comanda. Non il Governo italiano, non la Lega, non la borghesia milanese (che si vedrà scippata dell’Expo 2015) ma la più grande compagnia aerea del mondo: Air France-KLM. A questo punto rilanciamo il Manifesto per Malpensa presentato nel 2007 dalle comunità lombarde ed il Piano Industriale SEA 2009-2016: potrebbero essere un buon punto di partenza».

 

 

 

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Pubblicato il 05 Gennaio 2009
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