Ex libris, dal concorso dell’Insubria una mostra in Sala Veratti

Sarà inaugurata venerdì 13 febbario alle 17. L'iniziativa conclude gli eventi organizzati per festeggiare il decennale dell'ateneo

Con la mostra di ex libris che raccoglie le opere presentate al concorso “De Libera Universitate – University and Freedom” si concludono gli eventi legati alla celebrazione del Decennale dell’Università degli Studi dell’Insubria. Centottanta partecipanti provenienti da ventinove diverse nazioni e duecentoquarantanove opere presentate decretano il successo del concorso bandito dall’Ateneo in collaborazione con l’Associazione Italiana Ex Libris (AIE).

L’enorme partecipazione di artisti italiani e stranieri testimonia il notevole interesse suscitato dal tema del concorso. Il binomio Università-Libertà ha scatenato l’estro creativo degli artisti, che hanno realizzato opere d’arte evocative, cariche di simbolismi e di allusioni. «La bellezza delle opere meritava una adeguata valorizzazione, così l’Ateneo ha deciso di allestire una mostra e di realizzare un catalogo delle opere presentate, anche grazie al patrocinio del Comune di Varese» commenta il presidente del Comitato per le celebrazioni del Decennale, professor Patrizio Castelli.

L’evento culmina e chiude il ricco calendario di eventi scientifici e culturali voluti dall’Ateneo per sottolineare l’importanza di questo primo traguardo «con l’obiettivo di avvicinare accademia e società, nelle due città che ospitano le sedi del nostro Ateneo bipolare – continua il professor Castelli. Alcuni eventi, come la mostra sui manifesti politici allestita nel rettorato a Varese, hanno richiamato il grande pubblico; altri hanno acceso i riflettori sulle nostre attività di ricerca, ad esempio i numerosi convegni di Facoltà che hanno destato l’attenzione della comunità scientifica nazionale e internazionale; il conferimento della laurea honoris causa a Alfredo Ambrosetti e a Cornelio Sommaruga ha dato lustro all’Ateneo;  altre iniziative hanno fatto luce sulle attività e sulle potenzialità della nostra Università; altri eventi, infine, sono serviti a rinsaldare i rapporti con il territorio e con il tessuto economico locale».

In occasione dell’inaugurazione della mostra, in programma venerdì 13 febbraio alle ore 17.00, alla Sala Veratti di via Veratti, a Varese, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei primi tre classificati: Luigi Casalino di Novara, che si è aggiudicato il primo premio; Giancarlo Pozzi di Castellanza, il secondo e Vladimir Zuev di Nihzy Tagil, Russia, il terzo.

A suggellare l’iniziativa, è stato realizzato ed edito dalla Insubria University Press un catalogo che raccoglie tutte le opere partecipanti al concorso. Il volume – a cura di Filadelfo Ferri, direttore dell’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities e curatore della mostra e di Mauro Mainardi, presidente dell’AIE – è stato integralmente tradotto in inglese, dato l’interesse che il tema De libera Universitate ha suscitato tra persone provenienti da tutto il mondo.

Particolarmente significativo il contributo della professoressa Claudia Storti, direttore scientifico dell’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities, che ricostruisce analiticamente origini e storia dell’istituzione universitaria, dalle origini all’epoca moderna – con l’affermazione di una Università libera da controlli statali e accessibile a più ampi ceti sociali- fino ai giorni nostri; «la storia dell’Università – si legge nel testo – è, come quella della società, la storia di uno scontro continuo di interessi e di valori ai quali nei secoli e nelle diverse contingenze storiche, politiche e sociali, sono state date impostazioni difformi e risposte variamente articolate».

Nel loro intervento Mainardi e Ferri spiegano l’evoluzione nell’utilizzo della grafica d’arte exlibristica per celebrare un evento importante e del diverso modo di usare gli ex libris per la diffusione della cultura: «il motto latino ex libris seguito dal nome del proprietario (persona o istituzione) dichiara la provenienza del libro dalla biblioteca di quella persona o di quella istituzione. Prima dell’invenzione della stampa veniva scritta a mano sul risvolto di copertina o sul frontespizio dei manoscritti ad opera degli amanuensi; è del resto la stessa cosa che oggigiorno facciamo anche noi quando mettiamo la nostra firma su un volume di recente acquisto. Dalla seconda metà del XV secolo  l’ex libris si stampa su un’etichetta da incollare sul libro.

Nel Duemila l’ex libris è stato utilizzato, con le formalità di un concorso, in ambito di celebrazioni promosse per sensibilizzare la gente su problemi di alto interesse globale.

De Libera Universitate è il tema del concorso di ex libris creati per celebrare, insieme al decennale di fondazione dell’Università dell’Insubria, il sodalizio sempre esistito tra docenti e studenti per difendere la libertà di pensiero».

La mostra – liberamente accessibile – resterà aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle 19.00, fino al 1° marzo 2009.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Febbraio 2009
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