Quattrocento cattedre in meno, mille studenti in più: la scuola riparte
Preoccupazione tra i sindacati per l'avvio dell'anno scolastico che si preannuncia difficile a causa dei tagli previsti dalla Riforma. La Cgil denuncia "il federalismo scolastico"
Da lunedì le scuole varesine riaprono i battenti. Al suono della prima campanella, però, mancheranno all’appello 420 docenti e 193 tra bidelli, amministrativi e tecnici. In compenso ci saranno almeno mille studenti in più.
«La situazione non è preoccupante nella nostra provincia – assicura Sabino Famiglietti, segretario provinciale della Cisl Scuola – tutto sommato non ci sono grossi esuberi, se non tra gli insegnanti di educazione tecnica. Paradossalmente, questa penuria di precari renderà, però, problematica la gestione delle assenze . Se non avremo insegnanti a disposizione sulla base dell’accordo Gelmini-Formigoni, saremo costretti a gestire le assenze degli insegnanti distribuendo gli alunni nelle altre classi, con un peggioramento grave della qualità».
Molto più preoccupato, invece, è Raimondo Parisi della FLC Cgil: « La nostra provincia si è salvata dalla scure dei licenziamenti solo grazie ai 420 pensionamenti tra i docenti. Sono numerosi, però, i precari di italiano, musica, educazione fisica o tecnica che hanno dovuto scegliere sedi lontanissime con orari parziali o hanno perso totalmente la cattedra: almeno 200 casi. Quello che ci fa più preoccupare, però, è proprio quest’accordo lombardo che vorrebbe introdurre un sistema scolastico federale. Non è ancora chiaro quali saranno mansioni, orari e compensi dei precari che saranno chiamati a fare accompagnamento disabili o recupero del disagio. Con questo sistema si potrebbero creare disuguaglianze tra docenti della stessa classe di concorso. In parole povere, potremmo assistere a una nuova organizzazione scolastica a firma Regione Lombardia».
Per la Cgil, quindi, l’apertura dell’anno scolastico non sarà per nulla pacifico: « Abbiamo segnalazioni di classi , alle superiori, con 33 o 34 alunni, e assegnazioni del sostegno eccedenti i limiti previsti dalla legge. Tutte situazioni fuori legge».
Intanto è diventato Decreto del Governo il provvedimento del ministro Mariastella Gelmini per i precari della scuola che prevede un’integrazione del sussidio di disoccupazione per i precari che avevano una cattedra annuale con il mantenimento del punteggio previsto per le graduatorie.
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