Morto il ct Castagnetti, il lutto del Team Ispra

Una brutta notizia ha scosso il mondo del nuoto e dello sport azzurro ieri sera, lunedì 12 ottobre. A Verona è infatti morto Alberto Castagnetti, 66 anni, commissario tecnico della nazionale delle piscine. Il ct – aveva il ruolo che è di Lippi nel calcio o di Recalcati nel basket – era stato sottoposto circa un mese fa a un delicato intervento chirurgico al cuore. Per questo motivo anche Federica Pellegrini – una delle sue pupille – aveva rinunciato a volare negli Usa ad allenarsi per stargli vicino.
Ieri sera purtroppo però è arrivata la triste notizia; Castagnetti è stato trovato morto dalla moglie nella loro casa di Negrar, dopo che la donna è rientrata da alcune commissioni.
Il tecnico era alla guida del nuoto azzurro fin dal 1987, proseguendo così dal bordo vasca una carriera che da atleta era stata già di alto livello: Castagnetti infatti partecipò alle Olimpiadi di Monaco ’72 (quelle dei sette ori di Mark Spitz) e ai Mondiali dell’anno successivo oltre a conquistare diversi titoli italiani. Poi, dall’87 appunto, eccolo nelle vesti di commissario tecnico: con lui è avanzata la generazione d’oro della nazionale italiana che fino a quel momento era legata a qualche singolo exploit come nel caso di Novella Calligaris. Negli ultimi vent’anni invece il nostro Paese è diventata una superpotenza, conquistando medaglie olimpiche e mondiali oltre a parecchi record; Castagnetti ha coordinato campioni del calibro di Lamberti, Battistelli, Fioravanti, Rosolino, Magnini Pellegrini, Filippi e tanti altri ancora.
Alla notizia della sua morte si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio, a partire da quello del presidente del Coni, Gianni Petrucci, per proseguire con tanti atleti che sono stati allenati da Castagnetti, alcuni dei quali oltre ad averlo come tecnico della nazionale lo scelsero anche come allenatore personale.
Tra i tanti messaggi anche quello della società guida del movimento del nuoto varesino, il Team Ispra Swim Planet, per bocca del direttore tecnico Stefano Morini, che di Castagnetti è stato anche il "vice" in maglia azzurra. «Ho perso un fratello – spiega Morini – con cui ho lavorato per ben ventidue anni: è stato un grande maestro e uno splendido amico. Non ho parole per esprimere il mio dolore». Un dolore condiviso da tutto il club gialloblu.