Oltre 5,5 milioni di danni per le frane in Lombardia

130.000 euro sono stati stanziati per aiutare la popolazione della Val Masino. Interventi necessari a Bergamo, Brescia e Sondrio

Ammontano a quasi 5,7 milioni di euro le stime dei danni provocati dalle frane nelle province di Bergamo, Brescia e Sondrio dal 23 dicembre ad oggi.
Lo riferisce la Sala Operativa della protezione Civile della Regione Lombardia, la cui attività è coordinata dall’assessore Stefano Maullu.
«E’ stato autorizzato un pronto intervento da 130.000 euro – spiega l’assessore Maullu – nel comune di Val Masino per costruire una pista provvisoria, non asfaltata, in alternativa alla SP 9 chiusa per pericolo caduta massi fino alla fine lavori (circa dieci giorni). Sarà percorribile dalle automobili con un senso unico alternato. I mille abitanti di Val Masino non sono quindi più isolati. Per l’area del comune valtellinese e di quelli adiacenti le prime stime indicano in 3,3 milioni di euro i danni riportati a causa di fenomeni franosi a di aggravamento di fenomeni di dissesto già in atto».
 
Ecco in dettaglio la prima ricostruzione dei danni indicati dai comuni interessati (gli importi sono in migliaia di euro).
 
Provincia Bergamo (246,5)
GANDELLINO                            90            
UBIALE CLANEZZO                       35
VALGOGLIO                      121,5
 
Provincia Brescia (1776)
ANGOLO TERME                                 70
BERZO DEMO                                      652
BOVEGNO                                           350
EDOLO                                                 157
PAISCO LOVENO                                210
SONICO                                                137
TREMOSINE                                        110
VOBARNO                                             90
 
Provincia Sondrio (3680)
CHIESA VALMALENCO                50
MADESIMO                                     300
VAL MASINO                                     3.330
                         
TOTALI                             5.702,5
 
PRONTI INTERVENTI – Oltre a quello in Val Masino, sono stati autorizzati altri pronti interventi per opere di somma urgenza in provincia di Brescia.
Berzo Demo frana in Loc. Berzo ( 15 persone evacuate)    25.000;
Edolo                                                                                    25.000;
Paisco Loveno                                                                      10.000
Vobarno                                                                                40.000.
     
METEO – Correnti più umide sud occidentali interessano nuovamente la Lombardia dal tardo pomeriggio. Al mattino ancora cieli sereni o velati, con qualche foschia o banco di nebbia in
pianura. Aumento delle nubi a partire dal Pavese, fino a cieli nuvolosi o molto nuvolosi in serata con tendenza a qualche debole pioggia o pioviggine sulle basse pianure, specie tra Pavese e Mantovano, generalmente asciutti i restanti settori.
Zero termico diurno oltre 1500m, temperature minime ancora rigide.
A partire da questa sera e per gran parte delle festività, fino a Capodanno, nuove perturbazioni attraverseranno la Lombardia, intervallate solo da momentanee pause più asciutte, con brevi
momenti assolati. Si tratterà, almeno in una prima fase, di fronti piuttosto deboli, che porteranno precipitazioni generalmente deboli.
La neve cadrà in montagna, a quote molto variabili, a volte fino in collina, a volte solo in alta montagna. Una probabile svolta più fredda potrebbe invece intervenire per i primi giorni del
nuovo anno, quando non escludiamo anche il ritorno della neve fino in pianura.
 
RISCHIO VALANGHE – Per quanto riguarda la situazione valanghe, il Centro Nivometeo di Bormio (ARPA) ha confermato il livello 3
MARCATO su tutti i settori. Permane comunque alto il rischio di provocare valanghe a quote elevate per gli sciatori fuori pista.
L’aumento delle temperature previsto favorirà un indebolimento degli strati superficiali della neve ma non sarà sufficiente per determinare una ripresa dell’attività valanghiva spontanea.
Oltre i 2300 metri il distacco di lastroni sarà possibile con debole sovraccarico (singolo escursionista) sui pendii ripidi in presenza di lastroni da vento, in canali e avvallamenti in
prossimità della creste e delle dorsali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Dicembre 2009
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