Aiuti ad Haiti: battibecco tra Bertolaso e Formigoni

Il responsabile della Protezione civile accusa la Lombardia di aver agito da sola nell'invio dei soccorsi mettendo a rischio l'incolumità dei suoi volontari. La replica di Formigoni: « Sorprendente»

Gli aiuti lombardi ad Haiti diventano un caso nazionale. L’invio di materiale e uomini da parte del Pirellone nell’isola caraibica non è piaciuta al responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso che, prese carta e penna, ha scritto al Governatore Formigoni accusandolo di aver agito senza coordinamento e, quel che è peggio, di aver messo a repentaglio la vita dei volontari spedendoli ad Haiti senza protezione: «Duole rilevare che in tale, delicato contesto, l’intervento promosso dalla Lombardia si stia sviluppando in completo isolamento. Non è dato sapere, infatti, le dimensioni, le caratteristiche, le finalità e gli obiettivi» ha scritto Bertolaso.

Non si è fatta attendere la replica del presidente Formigoni che, nella lettera indirizzata al responsabile della Procive Bertolaso e, per conoscenza, al Ministro degli Esteri Franco Frattini, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e al Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, Vasco Errani, replica con dovizia di particolari alle accuse, mettendo a disposizione della Protezione civile nazionale la competenza e la disponibilità delle strutture lombarde ad accogliere feriti: « Non appena la possibilità di trasportare materiale e personale di soccorso si è concretizzata, ho provveduto, immediatamente sabato 16 gennaio a cercarTi: la batteria di Palazzo Chigi mi ha riferito che Tu personalmente non potevi rispondermi in quel momento, ma mi avresti richiamato da lì a poco. Cosa che non è mai avvenuta. Nello stesso tempo ho informato direttamente il Ministro Frattini che ha apprezzato l’intervento e la sua tempestività e ha immediatamente emesso una nota ufficiale di apprezzamento per il nostro operato; come da indicazione del Ministro nella notte di sabato gli uffici regionali hanno avvisato l’Unità di Crisi della Farnesina che ha condiviso il percorso e la procedura seguiti. Sorprende leggere nella Tua nota la non conoscenza della spedizione di Regione Lombardia, in considerazione del fatto che, sin da subito, sono intercorsi frequenti contatti con il dipartimento della Protezione Civile Nazionale, nonostante che la nostra azione si caratterizzi più per gli aspetti umanitari che non per quelli strettamente di Protezione Civile».

Una risposta che il Governatore conclude ribadendo la disponibilità della Lombardia a fare la propria parte nelle operazioni di soccorso: «Nel confermarTi la disponibilità al raccordo con il dipartimento della Protezione Civile Nazionale, come peraltro avvenuto nei giorni appena trascorsi, Ti confermo anche la piena volontà ad operare per agevolare il Dipartimento stesso in questa difficile situazione. Ciò è peraltro già avvenuto quando, dapprima abbiamo sostituito, su Vostra richiesta, il materiale già predisposto e caricato per il trasporto sul cargo della Protezione Civile, e successivamente, a seguito del definitivo sbarco del materiale da Voi autonomamente effettuato, abbiamo dovuto provvedere alla spedizione dello stesso ancora con volo della Livingston, volo che è decollato prima del vostro».

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Pubblicato il 20 Gennaio 2010

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