Apprendistato a 15 anni, si abbassa l’obbligo scolastico
Il nuovo provvedimento è stato voluto dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che lo ha inserito all'interno della cosiddetta legge Lavoro, collegata alla Finanziaria. Critiche dai sindacati e dal Pd
L’apprendistato verrà equiparato all’obbligo scolastico, dunque si potrà cominciare a lavorare a 15 anni. Il nuovo provvedimento è stato voluto dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che lo ha inserito all’interno della cosiddetta legge Lavoro, collegata alla Finanziaria e approvato questa mattina dalla commissione Lavoro della Camera. Il testo approvato prevede che l’apprendistato possa valere a tutti gli effetti come assolvimento dell’obbligo di istruzione. Se il provvedimento dovesse andare in porto gli studenti meno volenterosi potrebbero uscire dalle aule scolastiche un anno prima dell’attuale obbligo scolastico, fissato a 16 anni solo pochi anni fa dal governo Prodi, equiparando l’Italia agli altri paesi della Ue. Per l’ex-ministro dell’Istruzione del governo di Centrosinistra Giuseppe Fioroni «La maggioranza fa carta straccia dell’obbligo scolastico: inaccettabili questi salti all’indietro sul tema della formazione».
«Non e’ con l’abbassamento dei diritti o con la propaganda che si affrontano temi centrali come il lavoro dei giovani». E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commentando l’emendamento al ddl lavoro che introduce la possibilita’ di assolvere l’ultimo anno di obbligo scolastico con apprendistato,«l’abbassamento dell’obbligo scolastico a 15 anni attraverso l’apprendistato e’ sbagliato dal versante formativo e per questo non deve essere approvato, ma e’ altrettanto grave che si tenti in questo modo di superare surrettiziamente attraverso questa via anche l’eta’ minima per lavorare, fissata per legge a 16 anni».
Critiche sono state espresse anche dal segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini. «L’emendamento sull’apprendistato approvato dalla commissione Lavoro della Camera, in modo frettoloso e senza nessuna consultazione delle parti sociali, deve essere corretto prima dell’approvazione in Aula del ddl lavoro prevista per la prossima settimana. In particolare – aggiunge Santini – va attentamente valutato il rischio di un conflitto tra norme, stante la vigente legge 296/06 che fissa l’obbligo di istruzione a 16 anni, che porterebbe alla paralisi operativa». La richiesta del sindacato è quella di «rilanciare l’apprendistato per aiutare concretamente l’occupazione dei giovani, ma di farlo in collegamento con percorsi di istruzione e formazione professionali nei quali, come previsto dalla legge, si assolva all’obbligo di istruzione». Lunedì 25 il ddl approderà in Aula, per poi tornare al Senato per il via libera definitivo.
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