Con Rodari ogni fatterello diventava favola

I racconti e gli scritti giovanili dal 1936 al 1947 raccolti in un libro da Macchione con saggi di Chiara Zangarini e Ambrogio Vaghi

gianni rodari"Bastava l’osservazione di un fatterello per suggerirgli l’idea di una favola". Ambrogio Vaghi ricorda un Gianni Rodari giovanissimo e impegnato su tanti diversi fronti. Lavoravano insieme a L’ordine nuovo, una rivista con sede in una bella villa di via Staurenghi.
La guerra era appena finita ed erano anni di grande fermenti. "Discutevamo della nostra formazione e delle nostre letture. Gli scambi di opinione e le verifiche teoriche a commento dei fatti del giorno erano frequenti".
Macchione editore ha il merito di aver realizzato un libro importante per ricordare i novanta anni del popolare scrittore. "Gianni Rodari e la signorina Bibiana" presenta i racconti e gli scritti giovanili dal 1936 al 1947. Sono gli anni in cui ha vissuto a Gavirate.
Una bella biografia apre il poderoso volume dove saggi e materiale originale si alterna permettendo al lettore di conoscere un Rodari un po’ inedito. 
"I ricordi del pane, del forno, del fornaio torneranno sovente nell’opera di Rodari, – scrive Pietro Macchione – così come l’immagine del gatto, protagonista multiforme di innumerevoli avventure, animale legato alla circostanza della morte del padre, con il quale ha un rapporto affettivo profondo".
I primi racconti Gianni Rodari li pubblicò nel 1936 su L’azione giovanile, settimanale legato all’Azione Cattolica e su Luce. Un secondo gruppo trovò spazio per una copiosa collaborazione con Il corriere prealpino poi diventato La prealpina.
"Dagli scritti dell’adolescenza e della giovinezza, – scrive Chiara Zangarini – non è solo il Rodari affabulatore che traspare: sono presenti altri elementi che ritroveremo, giunti a maturazione e sperimentati, nel Rodari pubblicista e giornalista.
Gli anni varesini sono quelli della formazione a tutti i livelli, prima di spostarsi definitivamente a Milano. I luoghi della nostra provincia torneranno spesso nei suoi libri per bambini. La signorina Bibiana, che dà anche il titolo al libro, è "la prima applicazione del che cosa succederebbe se…, della tecnica della metamorfosi, un tema presente fin dalla mitologia".
Il libro, insieme con i saggi, presenta decine di scritti e racconti. Rodari aveva avviato una collaborazione con Il corriere prealpino pubblicando le prime novelle che avrebbero poi portato ai meravigliosi libri come Le favole al telefono e tanto altro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Maggio 2010
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