L’Australia “ovale” ha scoperto Varese

Si è concluso tra il campo sportivo Levi e una passeggiata in centro lo stage d'allenamento svolto in città dalla nazionale "Seven" dei canguri. Professionisti di grande levatura, affascinati dal movimento biancorosso

nazionale australia rugby seven levi giubiano 2010Sono stati giorni di  gioia e soprattutto di orgoglio per la città di Varese e il proprio movimento ovale: proprio in vista della tradizionale Festa del Rugby infatti, la nazionale di rugby a 7 d’Australia ha scelto proprio il campo sportivo di via Salvore come tappa del proprio tour ufficiale europeo dopo essere stati in due storiche capitali della palla ovale come Edimburgo e Londra. La società del presidente Malerba è stata ben lieta di poter mettere le proprie ottime strutture a disposizione di giocatori e staff dei celeberrimi "Wallabies" australiani.
All’ arrivo di questi ultimi al "Levi" (in splendide condizioni) si è respirata quell’aria speciale che esiste solo nel rugby, con moltissimi appassionati accorsi da tutta la Lombardia e, ovviamente, il piacere dei giocatori e dei componenti dello staff varesino a fare gli onori di casa; i ragazzi australiani sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla genuina e calorosa accoglienza e con altrettanta gentilezza e umiltà si sono volentieri confrontati con i giocatori varesini, interessandosi alla storia del club biancorosso e in generale al movimento italiano.
nazionale australia rugby seven levi giubiano 2010Emozionante è stata anche la cena avvenuta nella club house varesina, un momento condito da buon cibo e dalla "solita" birra a testimonianza del fatto che tutti i rugbysti sono uguali, a prescindere dai palcoscenici calcati. La presenza di protagonisti sia della storia sia dell’attualità del club biancorosso ha affascinato il team australiano ed è doveroso sottolineare le belle parole spese da giocatori ed allenatori in merito al modo in cui la Città Giardino vive il rugby.
La bella serata è continuata per le vie della città e il caso ha voluto che, grazie all’imminente Festa del rugby, in molte vetrine del centro e di corso Matteotti ci fossero numerose foto raffiguranti la storia dei "leoni di Giubiano" dal 1976 (anno della fondazione del club) ai giorni nostri. Immagini che mostrano come in questi 34 anni sono cambiate tante cose; da quella foto in bianco e nero della prima formazione biancorossa in cui il rugby era conosciuto da una ristrettissima cerchia di persone, a quelle di oggi in cui si possono ammirare bambini piccolissimi, adolescenti e adulti, tutti accomunati dalla medesima passione per quel pallone ovale che sta sempre più "contaminando" lo sport italiano.
Sentire e vedere professionisti di tale caratura come gli australiani, attoniti davanti all’attenzione di un’intera città nei confronti del loro sport è stata la ciliegina sulla torta di un’esperienza che ha reso tutti più consapevoli del fatto che il duro lavoro portato avanti dal Rugby Varese sta dando i frutti sperati; un’evoluzione che può solo continuare a crescere.
La fantastica due giorni australiana è terminata ieri (2 giugno) con un allenamento mattutino davanti a oltre 100 spettatori, una partecipazione di rilievo soprattutto considerando le tante opportunità che la città offriva in un giorno di ferie e di festa. Ora però, largo alla Festa del Rugby, pur con il sorriso degli australiani nel cuore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Giugno 2010
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