L’Australia “ovale” ha scoperto Varese
Si è concluso tra il campo sportivo Levi e una passeggiata in centro lo stage d'allenamento svolto in città dalla nazionale "Seven" dei canguri. Professionisti di grande levatura, affascinati dal movimento biancorosso

All’ arrivo di questi ultimi al "Levi" (in splendide condizioni) si è respirata quell’aria speciale che esiste solo nel rugby, con moltissimi appassionati accorsi da tutta la Lombardia e, ovviamente, il piacere dei giocatori e dei componenti dello staff varesino a fare gli onori di casa; i ragazzi australiani sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla genuina e calorosa accoglienza e con altrettanta gentilezza e umiltà si sono volentieri confrontati con i giocatori varesini, interessandosi alla storia del club biancorosso e in generale al movimento italiano.

La bella serata è continuata per le vie della città e il caso ha voluto che, grazie all’imminente Festa del rugby, in molte vetrine del centro e di corso Matteotti ci fossero numerose foto raffiguranti la storia dei "leoni di Giubiano" dal 1976 (anno della fondazione del club) ai giorni nostri. Immagini che mostrano come in questi 34 anni sono cambiate tante cose; da quella foto in bianco e nero della prima formazione biancorossa in cui il rugby era conosciuto da una ristrettissima cerchia di persone, a quelle di oggi in cui si possono ammirare bambini piccolissimi, adolescenti e adulti, tutti accomunati dalla medesima passione per quel pallone ovale che sta sempre più "contaminando" lo sport italiano.
Sentire e vedere professionisti di tale caratura come gli australiani, attoniti davanti all’attenzione di un’intera città nei confronti del loro sport è stata la ciliegina sulla torta di un’esperienza che ha reso tutti più consapevoli del fatto che il duro lavoro portato avanti dal Rugby Varese sta dando i frutti sperati; un’evoluzione che può solo continuare a crescere.
La fantastica due giorni australiana è terminata ieri (2 giugno) con un allenamento mattutino davanti a oltre 100 spettatori, una partecipazione di rilievo soprattutto considerando le tante opportunità che la città offriva in un giorno di ferie e di festa. Ora però, largo alla Festa del Rugby, pur con il sorriso degli australiani nel cuore.
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