Un week end di debutti per Castelli di Lago

Venerdì 2 luglio a Biandronno alle 19 inaugurazione a Villa Borghi, poi "Foresta" e "L’acqua non è azzurra", sabato 3 luglio a Comerio "Olmo il soldato" e a Cazzago Brabbia "Memorie a fondo"

Quest’anno il Festival Castelli di Lago apre con una sfida: in un week end Arteatro presenta cinque nuove produzioni, frutto del lavoro di un anno di ricerca e preparazione. Come sottolinea Enrico Colombo «Quest’anno abbiamo coraggiosamente scelto di concentrarci sul festival, sospendendo molte delle attività annuali (tra cui la stagione al Teatro Piccolo di Cazzago). Ora è arrivato il momento di mettere alla prova il nostro lavoro, di misurarci con il pubblico, di cogliere i frutti di questo Festival, sperando che siano i migliori possibili».
Venerdì 2 luglio a Biandronno dopo l’inaugurazione delle 19 a Villa Borghi si aprono "Foresta" e "L’acqua non è azzurra". "Foresta" è un progetto nato a partire dalla pittura. Enrico infatti è solito contaminare i linguaggi artistici e, dopo aver dipinto dodici quadri sul tema dell’albero, li ha sviluppati in altrettanti racconti che prendono vita nelle sale della mostra con il linguaggio del teatro kamishibai giapponese, una tecnica narrativa sospesa tra parole e immagini.
"L’acqua non è azzurra" è un ambizioso progetto che parte dall’esperienza del festival dello scorso anno dei Racconti in Movimento e degli Ombrelli di Catalano, sviluppati con spunti e drammaturgie inedite. L’obiettivo è quello di creare una performance itinerante per adulti e bambini in cui raccontare storie giocando con il pubblico. Il clima giocoso degli ombrelli, in seconda serata lascerà spazio a un’atmosfera più soffusa e poetica in cui, sulle rive del lago o sotto alberi suggestivi, si racconteranno storie, poesie e leggende dei nostri territori.
Sabato 3 luglio invece il debutto è tutto per la famiglia Colombo. Betty sarà in scena a Comerio (ore 21.15) con "Olmo il soldato". Uno spettacolo che ci invita a raccogliere le memorie di un tempo e a seguire quel filo sottile che unisce passato e presente attraverso la figura del giovane protagonista, Olmo, un bambino che si misura con l’esperienza della guerra. Olmo chiude una sorta di trilogia iniziata con Le donne della pesca e del lago e Paludi in cui Betty con la sua preziosa ricerca ha riscoperto piccoli aneddoti, racconti passati, testimonianze autentiche, frammenti di ricordi sparsi per intrecciare storie legate alla nostra tradizione e alla cultura locale. La stessa sera a Cazzago (ore 22) Chicco e Paolo, per la prima volta in scena insieme, debuttano con "Memorie a fondo". Lo spettacolo nasce da una suggestione dello Stadera: «Due questioni fondamentali, se davvero si vuole documentare la tradizione lacustre: la raccolta degli oggetti e l’inventario delle parole dei pescatori». E infatti la scena si crea da parole e oggetti: senza intenti documentari, ma per scandagliare la mitologia lacustre, quella conca a un tempo eroica e popolare in cui ristagnano preistoria e attualità, epica e gesti quotidiani.
Insomma un week end intenso per aprire un Festival ricco di eventi, che per tutto luglio ci accompagnerà alla scoperta di un volto nuovo del nostro territorio, quello illuminato dall’arte e dal teatro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2010
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