L’ultimo articolo di Alma Pizzi

RMF online pubblica postumo l'ultimo articolo scritto dalla giornalista varesina morta a Sharm: l'aveva scritto prima di partire per festeggiare i due anni di direzione del giornale che ha preso l'eredità del Luce

L’aveva scritto prima di partire per le vacanze, con l’efficenza e il senso dalla praticità che le erano tipici: Alma Pizzi aveva "messo da parte"prima di partire per le vacanze in Egitto l’editoriale che festeggiava i due anni di direzione del giornale che ha preso l’eredità del Luce.

L’aveva scritto in anticipo perchè fosse possibile pubblicarlo il 31 ottobre, come previsto dai tempi di pubblicazione, che coincidevano con il suo ritorno.  Ma il destino aveva per lei un altro corso: e ora l’editoriale di Alma Pizzi su RMF Online dal titolo "Il nostro giornale compie due anni" è il suo ultimo articolo. Padre Gianni Teruzzi, editore del settimanale,  ha deciso di pubblicarlo ugualmente sul periodico nella data prestabilita,  un giorno dopo i funerali della giornalista, morta tragicamente a Sharm el Sheik il 25 ottobre scorso, che si sono svolti sabato 30 ottobre nella basilica di San Vittore a Varese. Ad esso ha accompagnato anche un suo commosso ricordo.

«Siamo partiti in sordina, un gruppetto di noi aggregati da Padre Gianni e con il consenso della Curia, per non privare Varese e provincia di una voce cattolica dopo la chiusura del settimanale Luce  – ricorda nel suo ultimo editoriale Alma Pizzi – Eravamo "pochi ma buoni", come si è soliti dire, provenienti da varie esperienze ma tutti con un passato giornalistico alle spalle di tutto rispetto: ex direttori, ex redattori, ex caporedattori…, e tutti con la possibilità di scrivere anche senza remunerazione, essendo vicini alla pensione o già in pensione».

A questo gruppetto la direttrice aveva saputo infondere un entusiasmo che aveva provocato, come lei stessa spiega, "un piccolo miracolo":  «Ho parlato di un piccolo miracolo perché a poco a poco attorno a noi si è concretizzata una redazione che si è ampliata nel tempo, fino a superare le 40 unità: il passaparola e la voglia di condividere questa esperienza sono state le motivazioni di tanti amici che spontaneamente si sono avvicinati e hanno iniziato a scrivere, ben sapendo che non avremmo potuto dare loro alcuna retribuzione».

Ultimamente sotto la sua direzione avevano anche accettato un’altra sfida: «ci è stato chiesto di fare un’aggiunta al giornale, un’edizione cartacea che i parroci trovano ogni settimana e possono scaricare e stampare mettendola a disposizione dei fedeli la domenica – spiega Alma nel suo ultimo editoriale – Tutto questo è il "plus" che possiamo offrire, assieme al nostro immutato entusiasmo e alla gratuità del nostro lavoro, che è di per sé un valore non frequente». Ora tocca alla redazione che ha saputo aggregare, raccogliereil testimone per "onorare il suo lavoro oltre che ricordarla nelle preghiere", come Padre Gianni stesso spiega nell’articolo che la saluta.

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Pubblicato il 01 Novembre 2010
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