Neve e gomme rallentano Crugnola
Nell'ultima prova della seconda tappa del Monte Carlo il varesino passa da primo a ottavo di gruppo R. Risale bene Ogliari, Freguglia evita il taglio
Non ha le gomme, non ha il motore, ma da cento anni è la protagonista più attesa e determinante sulle strade del rally di Monte Carlo. È la neve che, attesa tra paura e speranza, si è presentata quasi di colpo dopo la metà della seconda tappa (quattro le prove in programma oggi, giovedì 20) e ha rivoluzionato le classifiche della corsa.
Tra chi esce con una posizione meno buona dalla bufera abbatutasi sulla St. Jean en Royans-Font d’Urle e sulla Cimetière de Vassieux-Col de Gaudissart c’è anche il nostro Andrea Crugnola: il talento di Calcinate del Pesce, salito in vetta alla classifica di gruppo R dopo le prime due "speciali" odierne all’asciutto, è poi scivolato in ottava posizione (27a assoluta) dopo le prove corse nella neve. A tradirlo, oltre al manto bianco, è stata la scelta delle gomme: Crugnola ha montato infatte pneumatici da neve e si è portato nel baule due "intermedie", quando invece sarebbero servite le gomme chiodate; purtroppo la difficoltà di scelta durante l’assistenza tra sesta e settima prova, quando ancora non si poteva prevedere di preciso la portata della perturbazione (e dell’abbassamento di temperatura), è costata caro. Il podio di gruppo, per il portacolori del Team Borrelli Group di Buguggiate, resta comunque alla portata quando mancano cinque speciali alla fine del rally; lo spazio di recupero per il 21enne (e per il copilota luinese Roberto Mometti) c’è, anche se il ritardo accumulato nell’ottavo tratto cronometrato è stata una doccia fredda.
Chi invece risale in graduatoria è chi la neve l’aspettava, ovvero Giacomo Ogliari: il veterano della Mitsubishi è cresciuto con il passare delle prove e a fine giornata si trova in 31a posizione assoluta, quinto di gruppo N. Primo obiettivo superato anche per il terzo varesino, Giuseppe Freguglia, anch’egli su Clio R3: il castronnese è riuscito a chiudere la tappa al 55° posto assoluto, sufficiente per superare il "taglio", ovvero l’esclusione dei piloti sotto la sessantesima posizione. Tutti e tre gli equipaggi nostrani dunque prenderanno parte alla terza e ultima tappa: tre prove durante la giornata di venerdì e le ultime due con il buio. La storica "Notte del Tourini" tra venerdì e sabato che rappresenta il gran finale.
Anche la classifica generale comunque è stata capovolta: dopo il dominio delle Skoda nella prima tappa, ecco la riscossa delle Peugeot anche a causa di una serie di errori nella scelta delle gomme per la scuderia ceca. Si salva l’equipaggio belga Loix-Miclotte, terzo al termine della giornata, ma crollano sia l’ex leader Hanninen (ora sesto), sia l’atteso Kopecky (nono); in vetta ora ci sono due francesi, ovvero Bryan Bouffier e soprattutto il mitico Francois Delecour che a 49 anni ha messo tutti in riga sul secondo passaggio sul Gaudissart grazie alle scelta delle gomme chiodate, insediandosi alla piazza d’onore. Discreta giornata per il migliore italiano, Giandomenico Basso, risalito in undicesima posizione della generale dopo le forature del mercoledì.
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