Dopo Chianciano, l’UDC riparte anche a Gallarate

I responsabili del partito centrista rilancia l'azione per il cambiamento, criticando la politica dei due poli e la delegittimazione della politica

Riceviamo e pubblichiamo  

I responsabili dell’UDC di Gallarate si sono riuniti per compiere un’approfondita valutazione del recente convegno nazionale di Chianciano e per esaminare la situazione politica cittadina.
Il Convegno di Chianciano ha evidenziato l’impegno del nostro partito a porsi come protagonista in questa fase delicata della vita politica nazionale, perché siamo consapevoli che dalla crisi complessa in cui oggi ci troviamo emerge con chiarezza che l’Italia ha più che mai bisogno di una profonda rigenerazione della sua fibra morale.
E’ giunto il tempo, ancora una volta, di fare appello alle sue migliori energie, alla responsabilità di tutte le persone “libere e forti” per ritrovare un’identità comune a tutti gli appartenenti alla Repubblica italiana: non vi è altro modo per superare la profonda crisi politico-istituzionale, culturale ed economica che sta pregiudicando in modo irreversibile il futuro del Paese.
La “seconda Repubblica” non ha saputo dare un’anima alla nostra democrazia, che rischia oggi di essere travolta dalla cosiddetta “antipolitica”, prodotto di una crescente disaffezione verso la politica ed i politici in generale, responsabili, troppo spesso, di comportamenti e di scelte che sembrano legittimare questo diffuso malcontento.
A questa situazione occorre reagire a tutti i livelli, da quello nazionale a quello locale, trovando le energie per un impegno serio e positivo. Bene ha fatto l’UDC a scegliere di opporsi all’attuale bipolarismo, prevedendo gli effetti negativi di un’alternanza che disgrega sempre più il Paese, anziché promuoverne l’unità e l’alleanza tra cittadini, gruppi, e forze sociali. In effetti la delegittimazione reciproca dei due poli di Destra (PdL e Lega) e di Sinistra (PD, IdV e SEL) rende oggi più deboli le Istituzioni e più “lasciati a se stessi” il Paese ed i cittadini.
Quanto mai opportuna appare la scelta del titolo dell’incontro di Chianciano: “Quando gli Italiani si uniscono sono capaci di grandi imprese”. Il tema è di grande attualità nel momento in cui la Lega torna a parlare di “secessione”, ma ancora più opportuno perché evidenzia che il nostro impegno nasce nella prospettiva di riscoprire le ragioni profonde dell’unità nazionale ed il cosiddetto “Terzo Polo” nasce per pacificare la nazione, non per “aggiungersi” al Polo di Destra o di Sinistra. Le Ragioni profonde dell’unità nazionale – come è stato detto a Chianciano – si ritrovano nella nostra storia e nella cultura di un Occidente che, come ha esplicitamente precisato il nostro leader Pierferdinando Casini, “non può non dirsi cristiano”.
Per questo anche l’UDC di Gallarate vuole dare un serio e fattivo contributo, tanto più necessario in questo momento in cui, dopo le elezioni di maggio, e più ancora dopo il referendum, la situazione politica appare in forte movimento e tutti ci auguriamo che maturi davvero qualcosa di nuovo e positivo: riteniamo apprezzabile e fa ben sperare che anche nella nostra città ci sia stato un risveglio nella partecipazione popolare e constatiamo il desiderio di significativi cambiamenti nella gestione della cosa pubblica.
In questo momento ci pare necessario prendere atto della situazione nuova che si è creata anche in città ed impegnarci, anche se siamo al momento privi di una rappresentanza in Consiglio Comunale, a rilanciare la nostra presenza politica in città.
Nel fare questo chiediamo ai Gallaratesi di guardare con fiducia e benevolenza al nostro tentativo, di incoraggiarlo e di sostenerlo: a livello nazionale e locale perseguiamo un grande progetto politico: un partito moderato, popolare e liberale, fondato sui principi della Dottrina sociale cristiana e che guardi al Partito Popolare Europeo come suo naturale riferimento nel contesto internazionale, facendo rivivere una tradizione che ha i suoi promotori in grandi personalità come De Gasperi, Schuman e Adenauer. E’ tempo che popolari, liberali, riformisti, laici e cristiani, che non si riconoscono nella attuale congiuntura politica, riscoprano la loro autentica identità e sappiano rispondere con senso di responsabilità alla necessità di aprire una nuova fase nel segno della tradizione e del cambiamento, che faccia della politica un’arte nobile, da esercitare a servizio dei cittadini in vista del bene comune.

I responsabili UDC di Gallarate

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Settembre 2011
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