Cgil in piazza per una sanità di qualità

Venerdì 18 novembre, mobilitazione nazionale fuori dagli ospedali per sollecitare maggiori investimenti e più qualità nel settore

Per una sanità migliore, più equa, più efficiente. La Cgil domani, venerdì 18 novembre, sarà fuori dai maggiori ospedali della provincia per sollecitare una riflessione su come si stia tutelando il diritto fondamentale alla salute. Un diritto sancito dalla Costituzione e che ora viene garantito a macchia di leopardo sul territorio italiano: « La sanità è la dimostrazione lampante di come sia stato attuato fino a ora il federalismo – ha commentato Umberto Colombo, segretario provinciale dello SPI – La Lombardia, pur essendo una regione virtuosa, ha subìto ugualmente i tagli  penalizzando i suoi cittadini».

Sette i punti nodali che il sindacato sostiene: « Con l’arrivo del Governo Monti – ha commentato Marinella Magnoni della segreteria regionale – ci poniamo in una posizione propositiva. Vorremmo che venisse cambiato l’attuale approccio alla sanità. Chiediamo che si ritorni a una sanità di qualità, con un sistema che può anche essere pubblico/ privato purchè le regole valgano per tutti, purchè anche il privato si faccia carico di servizi giudicati non redditizi, purchè anche a livello contrattuale ci siano parità di trattamento, visto che nel privato i contratti sono bloccati dal 2006».

Nonostante le buone condizioni della sanità lombarda, la Cgil lamenta l’impoverimento degli investimenti: « Le ultime Finanziarie hanno rosicato al comparto 12 miliardi di euro – ha ricordato Marinella Magnoni – In Lombardia la contrazione è stata di un miliardo e trecento milioni di euro. Ecco perché sono aumentati i ticket, ecco perché le liste d’attesa si allungano, ecco perché si contraggono i posti ospedalieri, ecco perché si dimettono pazienti anche se non sono ancora in grado di rientrare a casa».
 
Il sindacato non vuole perdere il momento propositivo della ripartenza con il Governo Monti e mette sul piatto proposte concrete: « Negli ultimi anni si è lavorato pensando che gli investimenti nel settore della sanità pubblica e del welfare fossero controproducenti – ha commentato Giancarlo Ardizzoia segretario provinciale della Funzione pubblica – Noi riteniamo, invece, che questo è un settore su cui investire per un rilancio dell’economia, nel rispetto di un diritto inviolabile»
La mobilitazione di domani, che arriva dopo una serie di iniziative iniziate il 6 settembre scorso, proseguirà con la manifestazione nazionale in programma per il 3 dicembre

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Novembre 2011
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