Nuove medie di Cedrate, si cambia
La scuola doveva sorgere proprio di fronte al cimitero. L'amministrazione vuole spostarla più vicino alle elementari, rinunciando alla nuova palestra per potenziare quella esistente, il PdL è contrario
La nuova scuola media di Cedrate sarà spostata? L’ipotesi di rivedere il progetto approvato mesi fa esiste ed è già diventata terreno di scontro tra amministrazione di centrosinistra e opposizione di centrodestra. «Di passi ufficiali non ne sono stati ancora fatti, stiamo valutando l’ipotesi» dice l’assessore all’urbanistica Angelo Senaldi. Attualmente la scuola dovrebbe sorgere sul terreno all’angolo tra via Praderio e via Monte Santo (più o meno al centro della foto: per usare quel terreno la vecchia amministrazione aveva chiesto una modifica al Piano Regolatore), mentre l’ipotesi dell’amministrazione è di spostare il complesso più in giù lungo la via, sfruttando la porzione dietro l’attuale palestra in uso, a sua volta alle spalle del complesso delle scuole primarie (a sinistra nella foto aerea). «Anche nell’ottica dei comprensori scolastici previsti dal Piano Scuole- continua Senaldi – avere dei plessi scolastici collegati è una scelta logica».
La scelta di spostare la nuova scuola (nella foto: un render del progetto previsto) è fortemente osteggiata dal PdL, in particolare da Aldo Simeoni, che ha puntato il dito in particolare sulla rinuncia alla nuova palestra. «Non si può continuare ad usare la vecchia palestra, ci piove dentro» ha attaccato il consigliere comunale del PdL, che anche nello scorso consiglio comunale aveva criticato la modifica del Piano Opere Pubbliche, che prevede anche il rinvio del rifacimento del sottopasso di via Liberazione a Cajello e il ripensamento sul trasferimento della biblioteca civica a Palazzo Minoletti.
Sulla questione della palestra, però, Senaldi ribatte che «mantenere la palestra è una scelta logica: piuttosto che mettere soldi in nuova opera, è meglio intervenire su quanto già esistente facendo adeguata manutenzione». E, incidentalmente, lo spostamento e la rinuncia ad una nuova palestra consentirebbe forse di ridurre il consumo di suolo, una criticità legata al progetto che era stata sollevata in passato, all’indomani delle elezioni. Non solo, l’amministrazione intende rivedere anche in parte il progetto relativo all’interno dell’edificio. E Senaldi non si lascia sfuggire un po’ di polemica, rispondendo al PdL: «Vanno considerati anche gli aspetti educativi. Altrimenti il rischio è di ritrovarsi, come per l’edificio dell’IPC Falcone, a spostare di qua e di là gli studenti in uno "showroom"».
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