Maga, le opposizioni si muovono compatte
Lega Nord e PdL per la prima volta si muovono insieme: per chiedere quale sia il progetto per il museo e le garanzie per personale e didattica
Le opposizioni, Lega Nord e PdL, si muovono compatte per chiedere all’amministrazione comunale quale sia il progetto sul mondo della cultura a Gallarate e in particolare sul museo Maga. Tutti i consiglieri comunali del centrodestra (compreso Quintino Magarò, di Orgoglio Gallaratese) si sono ritrovati questa volta concordi (ed è la prima volta) nel chiedere la convocazione della commissione cultura per discutere la situazione del Maga e delle intenzioni per il futuro. «Non vogliamo che il Maga finisca come la Fondazione Culturale», spiega il leghista Matteo Ciampoli. «Vogliamo capire davvero come affrontare i problemi, capire cosa sta succedendo già adesso».
Nella richiesta di convocazione – protocollata nella mattina dell’11 aprile – si chiede una "relazione sulla situazione occupazionale e sulla futura programmazione delle attività didattiche ed espositive". Negli ultimi tempi in particolare ha creato preoccupazione (e qualche malumore nel personale) soprattutto la situazione dei contratti, rinnovati con nuove formule dopo una trattativa che ha visto tensioni anche dentro nella maggioranza di centrosinistra, tra la linea "rigorista" tenuta dal sindaco Edoardo Guenzani e dall’assessore al bilancio Alberto Lovazzano (che propendevano per una serie di tagli) e quella sostenuta da altre forze politiche (Pd e Sel in primis) e dallo stesso assessore alla cultura Sebastiano Nicosia. Il ritardo nella definizione dei contratti (scaduti al 31 marzo) ha portato anche a qualche preoccupazione sulla effettiva continuità dell’attività didattica nei giorni successivi: non si deve dimenticare che di fatto le scuole di ogni grado sono tra i principali fruitori del museo.
I consiglieri di Lega Nord, PdL e Quintino Magarò chiedono anche che in commissione intervengano l’assessore Nicosia, il sindaco (come presidente del Comitato Tecnico Scientifico del museo) e il presidente della Fondazione Zanella Flavio Caroli (al centro nella foto), che fino ad oggi ha tenuto una posizione molto defilata sulla questione, demandata solo ai vertici dell’amministrazione comunale e alla direttrice Emma Zanella. La commissione deve essere convocata – a norma di regolamento – entro 15 giorni dalla richiesta protocollata.
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