“Gangnam Style”: fa impazzire su You Tube la dance Coreana

Uscito a metà luglio, ha già macinato quasi 41 milioni di visualizzazioni su You Tube: non è l’ultimo singolo di Rihanna ma il brano dance di un cantante pop Coreano, Park Jae Sung, noto come Psy

Psy e gangnam styleE’ uscito a metà luglio e ha già macinato oltre 41 milioni di visualizzazioni (41.398.858 alle 16 del 20 agosto) su You Tube: non è l’ultimo singolo di Bruce Springsteen o Rihanna ma il brano dance di un cantante pop Coreano, Park Jae Sung, noto ai suoi fan come Psy.

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Gangnam style: il pop Coreano è Psy 4 di 10

Il brano che sta avendo questo straordinario successo si intitola Gangnam Style e descrive in maniera ironica la vita nella “Manatthan”di Seoul, la capitale della Corea del sud, il quartiere di Gangnam, esclusivo e votato al business, dove si trovano le sedi locali delle più grandi multinazionali – come Google o Ibm – e i grattacieli densi di uffici finanziari e di rappresentanza svettano sulle rive dello Han, il fiume che bagna la capitale.

Ma per spiegare l’incredibile successo su You Tube non basta dire che prende in giro i quartieri bene di Seul,  o che in Corea del Sud, che conta 48milioni di abitanti, il sesto album del 34enne Psy fosse atteso da due anni: un numero di visualizzazioni tale non è giustificata nel solo mercato nazionale, anche se l’ironia dei suoi concerti l’ha reso un artista (E’ autore e coreografo di tutti i suoi brani) che riempie gli stadi con i suoi concerti.

Perchè numeri così non si fanno in patria: tanto per fare qualche paragone nostrano, la versione ufficiale di “Eh già” di Vasco Rossi ha macinato “solo” 13 milioni di visualizzazioni, che sono comunque una enormità rispetto a quelle accumulate da “Strani Amori” della Pausini (2 milioni di visualizzazioni) o da “Piccola stella senza cielo” il brano più cliccato su You tube di Ligabue (1 milione di visualizzazioni) e vicino solo a “Il più grande spettacolo dopo il big bang” di Jovanotti, che ne ha accumulate finora 10 milioni.

Insomma, sembra abbastanza chiaro che Psy, con la sua dance ipnotica in coreano ma soprattutto con i suoi video pazzi e colorati che coinvolgono anche colleghi cantanti, attori e comici del suo paese, abbia varcato i confini del suo paese e stia navigando verso il mercato globale, anche solo come curiosità planetaria.

Non per niente il suo brano ad inizio agosto è stato citato dalla Cnn, si è ritrovato nella top30 delle classifiche di Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, e nella Dance Club Play americana, mentre nella sua pagina Facebook ufficiale si segnalano i flash mob organizzati a Pasadena e Justin Bieber, battuto nelle visualizzazioni di luglio su You Tube proprio da Psy, pare si stia incontrando con il cantante per organizzare un insolito duetto. Non sarebbe difficile per loro capirsi, del resto, visto che gli studi universitari li ha compiuti proprio negli stati Uniti.

Psy però non è un caso isolato: il pop coreano, o KPop come gli appassionati lo chiamano, ha già parecchi estimatori al di fuori della Corea del Sud: tra i ragazzini occidentali vanno di moda soprattutto le boy band di quel paese, come i Big Bang (della stessa casa discografica di Psy, la YG Entertainement), o le Girl’s Generation della SM Entertainement.

Il successo di Gangnam Style, dunque, non è casuale ma frutto di una industria discografica che sta lavorando molto, da molti anni, con stile orientale ma piglio “occidentale”, come molti altri settori di produzione del paese emergente che ha visto la nascita di Samsung ed LG: un paese da tenere d’occhio quindi, non solo perchè produce tormentoni.

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Agosto 2012
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