La Cimberio non lo dice, ma sogna l’Europa

Presentata a Villa Recalcati la squadra biancorossa affidata da quest'anno a Frank Vitucci. Vescovi, Lo Nero e il coach non parlano di obiettivi, ma l'attesa è davvero alta

La presentazione ufficiale della Pallacanestro Varese in Villa Recalcati porta storicamente con sé qualche auspicio sulla stagione sportiva che sta per iniziare. Ci fu chi azzeccò previsioni che sembravano azzardate (Edo Bulgheroni e lo scudetto) e chi invece sbagliò tragicamente i pronostici («Non arriveremo né primi né ultimi»: Chiapparo nell’anno della retrocessione).
Stamattina, per non commettere errori e affidarsi alla scaramanzia, nessuno ha fatto proclami o stabilito traguardi da raggiungere per la nuovissima formazione biancorossa, affidata per la prima volta a coach Frank Vitucci. Né Vescovi, né Lo Nero, né lo stesso tecnico di origine veneziana hanno voluto dire a chiare lettere quale sarà l’obiettivo stagionale: i playoff raggiunti nelle ultime due stagioni paiono alla portata ma la gente di Masnago ha fame legittima di una portata più succosa.
E allora eccola, a microfoni spenti, la dichiarazione d’intenti: a farla è lo sponsor, Roberto Cimberio, che al momento della foto ricordo con Vitucci si guarda alle spalle ed esclama: «Facciamola qui, con la bandiera europea sullo sfondo» dice indicando il vessillo che affianca il Tricolore e il gonfalone provinciale nell’elegante sala consiliare.
Un’Europa da riscoprire e da riconquistare almeno a livello di partecipazione a una Coppa: deve essere questo il destino di una società che per cinque volte è salita sul trono assoluto e che ancora oggi è consosciuta in giro per il Vecchio Continente grazie all’epopea della Grande Ignis. Un’epoca ricordata anche da Dario Galli, presidente provinciale, che ha sottolineato a giocatori e staff la responsabilità di un’eredità simile pur sapendo che certe imprese non sono ripetibili (da nessuno).
D’altra parte, il precampionato giocato fino a questo momento legittima le ambizioni da piani alti della Serie A: nove partite e nove vittorie in attesa del Memorial Pirazzi di sabato 22 e domenica 23, in cui Varese si misurerà con formazioni di livello continentale. Vero è che la nuova Cimberio non ha incrociato le big italiane, però il segnale di freschezza ed esplosività di Green e soci è arrivato forte e chiaro alle orecchie delle rivali.
Un cammino «che non ci aspettavamo così brillante» ammette il presidente Vescovi «perché di solito una squadra completamente rinnovata come la nostra ha bisogno di qualche tempo per trovare continuità. Però sono felice perché le vittorie sono state d’aiuto anche per la campagna abbonamenti e sono un riconoscimento per il tanto lavoro svolto dal consorzio "Varese nel Cuore". L’entusiasmo però non deve tramutarsi in pressione ma piuttosto in carburante per dare sempre il meglio».
A proposito di consorzio, Michele Lo Nero ha rilanciato le sfide che lo contraddistinguono: l’obiettivo è sempre quello di coinvolgere nuovi investitori (tra soci e aziende che si apprestano a entrare siamo oltre quota 70) ma ci interessa anche entrare in contatto con sempre più tifosi. Giornate come quella del Basket Bus nascono proprio per questo motivo».
Sulla maglia biancorossa campeggeranno i marchi della passata stagione: oltre all’abbinamento principale e allo sponsor tecnico Macron ci saranno quindi Fim, Teva, AirOne e Sisal che stavolta propone il nuovo "Euro Jackpot" al posto di SuperEnalotto. Novità anche nel vestiario, con la varesinissima Paul&Shark a fornire i completi ufficiali. Come ovvio però, la scritta principale è quella rappresentata da Roberto Cimberio: «Siamo sponsor per il sesto anno e abbiamo deciso di fare un ulteriore sforzo nonostante la situazione economica non sia delle migliori. È nostra abitudine mettere il nostro cognome sui prodotti dell’azienda perché siamo convinti della bontà di quel che facciamo: lo stesso quindi vale per la squadra di basket e dunque chiediamo a Vitucci e ai ragazzi di accettare la medesima sfida che ogni giorno affrontiamo sul nostro lavoro. Fare sempre meglio, fino ad arrivare alla perfezione». E l’arrivo in Europa, potrebbe davvero rappresentare bene questo modo di operare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2012
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